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BERNALanciata l’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”

17.01.17 - 10:45
L’Associazione svizzera infermieri chiede di ai Cantoni e alla Confederazione di investire nel settore della formazione e di migliorare le condizioni di lavoro
Lanciata l’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”
L’Associazione svizzera infermieri chiede di ai Cantoni e alla Confederazione di investire nel settore della formazione e di migliorare le condizioni di lavoro

BERNA - È stata lanciata oggi dall’Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri (ASI) l’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”.

Il suo obiettivo è ovviare alla penuria di personale qualificato e chiede che Cantoni e Confederazione provvedano a investire nel settore della formazione, a migliorare le condizioni di lavoro e riconoscano legalmente l’autonomia del personale infermieristico.

«La penuria di personale qualificato nell’ambito delle cure è seria. L’aumento degli oneri burocratici nella pratica quotidiana riduce il tempo dedicato alla cura dei pazienti. Questo ne mette a rischio la sicurezza ed è fonte di stress e burnout per i curanti, molti dei quali abbandonano la professione. Nelle case per anziani, nel settore ambulatoriale e negli ospedali manca il personale qualificato» si legge nel comunicato diffuso dall’ASI.

Secondo l’associazione, oggi si forma meno della metà del personale infermieristico necessario per soddisfare i bisogni futuri.

Helena Zaugg, presidente dell’ASI, tiene a precisare: «È assolutamente necessario aumentare gli stipendi per chi sta seguendo una formazione. Conseguire un titolo di studio deve offrire vantaggi finanziari. E occorrono condizioni di lavoro adeguate a una professione prevalentemente femminile». Inoltre, sempre secondo la presidente, «deve essere riconosciuta legalmente la responsabilità delle infermiere e degli infermieri, una realtà ormai da tempo consolidata nella pratica quotidiana. Non è possibile che le infermiere abbiano bisogno di una prescrizione medica per mettere le calze elastiche o assistere i pazienti nell’igiene personale affinché queste loro prestazioni siano pagate!».

L’ASI ritiene che il consiglio federale abbia perso l’occasione per dare un’importante svolta in questo settore con la bocciatura, un anno fa, dell’iniziativa parlamentare per il riconoscimento legale della responsabilità delle infermiere.

 

 

 

 

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