«Solo l'adesione all'Ue ci darà i pieni diritti codecisione»
THUN - Il partito socialista vuole aderire all'Ue, ma solo "alla fin fine": il congresso di Thun (BE) ha scelto una posizione di compromesso, considerando non prioritaria la trasformazione della Svizzera in un membro a pieno titolo dell'Unione europea.
I delegati hanno lavorato al documento programmatico "Roadmap Europa", che punta a intensificare le relazioni con Bruxelles. Nel testo si dice che la Confederazione deve liberarsi "dall'angustra via bilaterale". Come passo intermedio viene proposto di puntare a una «partecipazione democratica e a un impegno multilaterale nella comunità di stati».
Una sezione PS bernese ha proposto di inserire un passaggio che dichiari esplicitamente che l'adesione all'Ue è e rimane obiettivo del PS. Ma la direzione - seguita dalla maggioranza dei presenti - ha respinto l'idea, ritenuta superflua, perché il principio di andare verso l'Ue è già contenuto in modo chiaro in un altro capitolo.
In seguito è stato trovato un accordo sulla frase seguente: «alla fin fine (in tedesco: letztlich) solo l'adesione all'Ue ci darà i pieni diritti codecisione». Il presidente Christian Levrat ha spiegato che il ritegno mostrato nella questione è dovuto al fatto che pochi in Svizzera vogliono aderire all'Ue.
La tabella di marcia "Roadmap Europa" era già stata affrontato dall'assemblea dei delegati dello scorso aprile. Sconfessando la direzione era stata rimandata la discussione su "SEE 2.0", ossia un progetto di un accordo multilaterale che si sarebbe collocato tra i bilaterali e l'adesione all'Ue. Al congresso è stata quindi presentata una versione rielaborata del documento, che non presenta più accenni al "SEE 2.0".