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SVIZZERASuva: «Una legge per disciplinare il ricorso ai detective»

28.10.16 - 10:36
Suva: «Una legge per disciplinare il ricorso ai detective»

BERNA - La Suva chiede al parlamento di elaborare "rapidamente" una legge che disciplini il ricorso ai detective privati. L'istituto nazionale di previdenza contro gli infortuni vuole continuare a ricorrere agli investigatori nella lotta alle frodi assicurative, dopo avervi rinunciato "per il momento" a causa di una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU).

Vuole però farlo "con regole chiare", spiega Lisa Estermann, coordinatrice del servizio di lotta contro la frode alla Suva, in una intervista a giornali romandi. "Altrimenti - aggiunge - ci saranno milioni di franchi indebitamente pagati che non saranno recuperati". E in fin dei conti "saranno i datori di lavoro e i dipendenti a pagare la fattura".

La Suva ha annunciato la settimana scorsa la sua rinuncia temporanea a ricorrere a investigatori dopo una sentenza della CEDU pubblicata il 18 ottobre. La Corte di Strasburgo ha dato ragione a una 62enne zurighese che percepiva una rendita di invalidità in una causa contro la sua compagnia assicurativa, che l'aveva posta sotto sorveglianza.

La CEDU ha ritenuto la sorveglianza subita dalla donna contraria al rispetto della vita privata e famigliare. Secondo i giudici di Strasburgo, le disposizioni legislative elvetiche sulle quali si basa la sorveglianza degli assicurati non sono abbastanza precise e non indicano nemmeno in modo chiaro le garanzie contro gli abusi.

Tale rimprovero "era noto", riconosce Lisa Estermann. "Ma ci siamo appoggiati alla giurisprudenza del Tribunale federale, che autorizza questo tipo di sorveglianza quale ultima ratio". Il ricorso ai detective riguarda "una quindicina di casi" all'anno, precisa. Si tratta di dossier "che ci permettono notevoli risparmi". E "quando facciamo ricorso a un investigatore è che siamo quasi certi della frode".

Sul suo sito web la Suva rileva che "da anni è confrontata al problema delle frodi assicurative e sempre più spesso riceve segnalazioni di casi sospetti". Il suo Servizio di coordinamento contro le frodi verifica ogni anno "centinaia di potenziali casi" e che per ogni caso chiuso i risparmi possono ammontare anche a 500 mila franchi.

 

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