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BERNAIl Nazionale ha rinunciato a sottoporre all'IVA una prestazione esclusa dal campo dell'imposta

29.09.16 - 12:48
la revisione parziale della legge sull'IVA elimina gli svantaggi concorrenziali causati dall'IVAalle imprese svizzere rispetto a quelle estere e garantisce maggiori entrate alla Confederazione
Il Nazionale ha rinunciato a sottoporre all'IVA una prestazione esclusa dal campo dell'imposta
la revisione parziale della legge sull'IVA elimina gli svantaggi concorrenziali causati dall'IVAalle imprese svizzere rispetto a quelle estere e garantisce maggiori entrate alla Confederazione

BERNA - La revisione parziale della legge sull'IVA non comporterà la perdita di un miliardo di franchi per le casse della Confederazione. Oggi il Consiglio nazionale, allineandosi agli Stati, ha rinunciato tacitamente a sottoporre all'IVA una prestazione esclusa dal campo dell'imposta. Il dossier è così pronto per le votazioni finali di domani.

A prima vista la divergenza appare di poco conto, la formulazione dell'articolo contestato è infatti simile: secondo gli Stati questa possibilità non deve essere offerta nel settore immobiliare "se il destinatario utilizza o intende utilizzare il bene esclusivamente", "se il destinatario utilizza il bene esclusivamente a scopo abitativo" nella versione finora difesa dal Nazionale.

In realtà se a prevalere fosse stata quest'ultima versione, le casse della Confederazione avrebbero perso durante un anno, in principio nel 2018, un miliardo di franchi.

Per questo, in conferenza di conciliazione, la commissione della Nazionale si è allineata alla versione degli Stati e perorata pure dal Consiglio federale.

Altre divergenze già appianate - Per il resto, durante la sessione estiva, il Consiglio degli Stati si era già allineato alle esigenze del Nazionale. Aveva rinunciato a chiedere che talune prestazioni sussidiate dallo Stato, come l'impiego di pompieri sulle strade nazionali o la promozione regionale, e fornite dai Comuni siano esentate dall'IVA.

Il Nazionale aveva infatti ritenuto che la proposta creasse più problemi di quanti ne risolvesse e portasse a una disparità di trattamento tra imprese private e enti pubblici.

I "senatori" avevano anche rinunciato a precisare che nel settore immobiliare l'IVA deve essere prelevata se i lavori di costruzione o trasformazione sono stati avviati dopo la conclusione del contratto o della promessa di vendita. Secondo il Nazionale, la pratica attuale ha dimostrato tutta la sua validità.

Amazon - Più in generale, la revisione parziale della legge sull'IVA elimina gli svantaggi concorrenziali causati dall'imposta sul valore aggiunto alle imprese svizzere rispetto a quelle estere e garantisce maggiori entrate alla Confederazione.

La riforma, che ha concluso oggi l'iter parlamentare, prevede che in futuro l'imposta graverà anche sugli acquisti effettuati su siti web esteri. Attualmente alla merce acquistata su portali stranieri non viene fatturata l'IVA se l'ammontare di quest'imposta è inferiore a 5 franchi.

Ciò significa che l'IVA non viene emessa per acuisti fino a 62,50 franchi, o fino a 200 franchi per l'aliquota ridotta. È così possibile, per esempio, acquistare libri su Amazon per 200 franchi senza pagare l'imposta sul valore aggiunto. In futuro ciò non dovrebbe più essere possibile.

Stando alle nuove disposizioni, infatti, le imprese estere attive in Svizzera devono essere assoggettate all'IVA quando il loro fatturato annuo mondiale - e non più solo quello realizzato su territorio elvetico - supera i 100 mila franchi.

Altra novità, le edizioni online di giornali e riviste devono godere di un'aliquota ridotta del 2,5%, come avviene per le edizioni cartacee.

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