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BERNAProgramma di stabilizzazione, nessun rinvio al Consiglio federale

28.09.16 - 10:10
Programma di stabilizzazione, nessun rinvio al Consiglio federale

BERNA - È incominciato agli Stati l'esame particolareggiato del programma di stabilizzazione delle finanze federali per il periodo 2017-2019. In precedenza, la Camera dei Cantoni ha respinto (31 voti a 13) una proposta di rinvio al Consiglio federale difesa dal campo rosso-verde affinché il Governo rivedesse i propri piani.

Roberto Zanetti (PS/SO) ha invano perorato la causa del rinvio affinché il Governo riesamini il meccanismo del freno all'indebitamento tenendo conto degli interessi negativi e dell'apprezzamento del franco.

Stando al "senatore", l'esistenza di questi fattori permette un maggior spazio di manovra per il Governo che potrebbe approfittarne per decidere maggiori investimenti, ossi indebitandosi un po' di più, allo scopo di stimolare l'economia.

Il plenum non ha però seguito questo ragionamento giudicando invece urgente agire subito per garantire finanze equilibrate in un prossimo futuro. Stando al progetto dell'Esecutivo, nel prossimo triennio le uscite dovrebbero essere ridotte di 2,7 miliardi di franchi.

Per l'UDC, simili tagli non sono nemmeno sufficienti, dal momento che il piano finanziario prevede pur sempre una crescita delle uscite di oltre il 2%.

Rispetto ai piani del Consiglio federale, la commissione si attende ulteriori risparmi per 109,6 milioni di franchi. Particolarmente sacrificato sarebbe l'aiuto allo sviluppo (+300 milioni di maggiori risparmi rispetto al progetto governativo).

Tagli sono anche previsti per l'agricoltura - in particolare a livello di pagamenti diretti - e la ricerca. Diverse minoranze si batteranno per ridurre le economie previste per questi due settori.

 

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