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BERNANaturalizzazione agevolata, ancora divergenze

27.09.16 - 09:06
Consiglio nazionale e Stati lavorano per uniformare la procedura per i giovani di terza generazione
TiPress
Naturalizzazione agevolata, ancora divergenze
Consiglio nazionale e Stati lavorano per uniformare la procedura per i giovani di terza generazione

BERNA - I nipoti di nonni immigrati dovrebbero ottenere più facilmente il passaporto rossocrociato, ma a certe condizioni. Il Consiglio nazionale ha mantenuto oggi due divergenze con gli Stati nel progetto per uniformare a livello nazionale la naturalizzazione per i giovani stranieri di terza generazione.

Per quanto riguarda in particolare l'esigenza del permesso di dimora dei nonni, la Camera popolo ha ribadito - con 90 voti contro 83 e 5 astenuti - la sua versione meno severa: non occorrerà produrre i documenti originali, poiché non è sempre possibile ritrovarli.

Il Consiglio degli Stati - contro il parere della consigliera federale Simonetta Sommaruga - aveva invece preferito una versione meno "soft", secondo la quale non è sufficiente che i nonni possano "provare" di disporre di un permesso.

Le due Camere si sono invece accordate affinché le richieste di naturalizzazione agevolata non possano più essere depositate dopo il compimento dei 25 anni. Questo "giro di vite" è stato introdotto per evitare che il candidato possa schivare i suoi futuri obblighi militari.

Il Nazionale ha voluto però mantenere un'altra divergenza con gli Stati: con 118 voti contro 62 e 2 astenuti, la Camera del popolo ha voluto lasciare ai nipoti di immigrati con più di 25 anni la possibilità di depositare una domanda di naturalizzazione agevolata nei cinque anni successivi all'entrata in vigore del progetto. Si tratta di un gesto per non privare migliaia di stranieri della naturalizzazione facilitata, ha spiegato Philippe Nantermod (PLR/VS) a nome della commissione. Roberta Pantani (Lega/TI) ha tentato invano di convincere il plenum ad allinearsi alla versione più severa degli Stati.

Criteri cumulativi - Sui restanti punti del progetto, basato su un'iniziativa parlamentare di Ada Marra (PS/VD), le due Camere avevano già trovato un accordo. I nipoti di immigrati potranno ottenere il passaporto elvetico solo se rispettano alcuni criteri cumulativi.

Almeno uno dei nonni deve essere nato in Svizzera o aver avuto un permesso di dimora (B). Almeno uno dei genitori, inoltre, deve essere stato in possesso di un permesso di domicilio (C), aver soggiornato almeno dieci anni in Svizzera, frequentando le scuole obbligatorie per almeno 5 anni.

La persona interessata alla naturalizzazione deve essere nata in Svizzera, essere in possesso di un permesso C e aver seguito le scuole obbligatorie per cinque anni.

Regolamentazione uniforme - Attualmente la legge non prevede nessuna facilitazione per ottenere il passaporto rossocrociato. I cantoni sono però liberi di concedere condizioni agevolate per gli stranieri di terza generazione e 16 di essi già lo fanno.

Il progetto chiede che tale prerogativa diventi di competenza della Confederazione e che vi sia una regolamentazione uniforme su scala nazionale. I cantoni che concedono già facilitazioni potranno comunque continuare a farlo.

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