La commissione della sanità e della sicurezza sociale del Consiglio degli Stati sostiene una mozione firmata da 29 senatori tra cui i ticinesi Abate e Lombardi.
BERNA - La franchigia minima dell'assicurazione malattia deve essere aumentata. La commissione della sanità e della sicurezza sociale del Consiglio degli Stati sostiene una mozione che chiede di indicizzarla regolarmente ai costi ed ha pure deciso di rendere più difficile il cambiamento di franchigia.
Con 8 voti contro 4, la commissione propone al plenum di trasmettere il testo di Ivo Bischofberger (PPD/AI), firmato da altri 29 "senatori" fra cui i due ticinesi, Fabio Abate e Filippo Lombardi.
Secondo l'autore, i costi dell'assicurazione di base aumentano perché troppo spesso si ricorre al medico per problemi di poco conto e si ripetono determinate analisi. "Soprattutto gli assicurati che hanno scelto la "franchigia standard" di 300 franchi ricorrono a prestazioni a carico dell'assicurazione malattie, finanziata secondo il principio della solidarietà, che spesso risultano inutili o che perlomeno potrebbero essere pagate di tasca propria", scrive Bischofberger. La mozione chiede quindi di adeguare regolarmente le franchigie all'evoluzione dei costi dell'assicurazione di base.
Il Consiglio federale si oppone alla proposta perché, a suo avviso, non tiene conto delle possibilità finanziarie degli assicurati. La franchigia minima è già stata adattata due volte ed è il doppio rispetto al 1996. I contributi per le spese di ricovero sono peraltro saliti da 10 a 15 franchi al giorno.
La commissione, con 8 voti contro 4, ha pure accolto un'iniziativa parlamentare di Heinz Brand (UDC/GR) che renderebbe più difficile cambiare il tipo di franchigia.
Gli assicurati possono ottenere un premio più basso scegliendo una franchigia elevata o rinunciando alla libera scelta del medico. Il testo chiede che questi contratti vengano stipulati per tre anni, in modo che non sia più possibile tornare ad una franchigia meno elevata dopo solo un anno.
Anche il consigliere federale Alain Berset avrebbe voluto risolvere il problema della molteplicità della franchigie, ma visto la levata di scudi ha dovuto rinunciare. Il suo progetto chiedeva di semplificare la giungla delle 250'000 tariffe di premi diversi nell'assicurazione di base. L'idea era di sopprimere alcune franchigie poco utilizzate e ridurre gli sconti per quelle alte.