Il presidente del Partito socialista sollecita il dibattito e invita alla riflessione per arginare il fondamentalismo in Svizzera
BERNA - Il presidente del Partito socialista Christian Levrat dalle colonne della SonntagsZeitung sollecita un dibattito sul ruolo dell'Islam in Svizzera ed evoca - come già fatto dal presidente del PPD - l'introduzione di un articolo costituzionale sulla religione.
«Dobbiamo riflettere se vogliamo riconoscere l'Islam in quanto religione ufficiale»; ciò eviterebbe in particolare di lasciare la formazione e il finanziamento degli imam a cerchie esterne, col rischio del fondamentalismo, afferma Levrat. «Dobbiamo interrogarci su un Islam svizzero».
Una questione del genere spetta ai Cantoni, poiché i rapporti tra Stato e religioni sono di loro competenza. Essi dovrebbero riflettere in maniera seria se riconoscere ufficialmente l'Islam e potrebbe darsi che al termine del dibattito «un articolo costituzionale veda la luce» secondo il parlamentare friburghese.
A fine luglio era stato il presidente del Partito popolare democratico (PPD) Gerhard Pfister a sollecitare il dibattito sullo Stato di diritto e il fondamentalismo. «Forse - aveva detto - dobbiamo riflettere a un nuovo articolo costituzionale sulla religione», ciò permetterebbe di definire quali valori sono validi per tutti e non negoziabili.
A proposito di migranti, Levrat esige misure immediate per far fronte alla situazione tesa in Ticino e chiede che alla frontiera venga inviato un mediatore per valutare le denunce dei richiedenti asilo e il comportamento delle autorità. Inoltre, secondo il presidente del PS, la Confederazione «dovrebbe mettere in atto, insieme agli enti umanitari e assistenziali, un servizio di consulenza destinato a coloro che non vogliono rimanere in Svizzera ma soltanto attraversarla», per raggiungere il nord dell'Europa.
Se coloro che arrivano in Ticino vengono semplicemente respinti in Italia, la situazione a Como potrebbe diventare come quella di Calais, in Francia. «Sarebbe inaccettabile se migliaia di profughi dovessero trascorrere l'inverno alle porte della Svizzera».