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SVIZZERAProroga per il commercio di prodotti derivati

29.06.16 - 12:47
Proroga per il commercio di prodotti derivati

BERNA - I commercianti di prodotti derivati e di materie prime avranno un po' più tempo per adattarsi alla nuova legislazione sull'infrastruttura finanziaria. Per tenere conto dei recenti sviluppi in seno all'Unione europea, il Consiglio federale ha infatti deciso oggi di prorogare di un anno - fino al primo gennaio 2018 - i termini transitori.

La nuova legislazione, entrata in vigore il primo gennaio 2016, rappresenta un giro di vite per quanto riguarda il commercio di derivati negoziati fuori borsa. Tutte le transazioni devono essere effettuate tramite una piattaforma di negoziazione. Quest'ultima deve in particolare pubblicare i prezzi delle azioni e di altri valori mobiliari in tempo reale per ridurre i rischi che potrebbero minacciare la stabilità del sistema finanziario.

Termini transitori erano stati fissati sulla base della data in cui le corrispondenti prescrizioni avrebbero dovuto avere effetto in seno all'UE. Poiché tale data è stata rinviata di un anno, ora il Consiglio federale ha deciso di prorogare dal primo gennaio 2017 al primo gennaio 2018 anche i rispettivi termini transitori", si legge in una nota governativa odierna.

La proroga non solo evita uno "swiss finish", ma consente pure all'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) di tenere adeguatamente conto delle prescrizioni dell'UE. Inoltre, in tal modo ai partecipanti al mercato viene concesso più tempo per adattare i loro sistemi e processi alle nuove regole.

Attualmente Bruxelles elabora diverse disposizioni d'esecuzione concernenti il commercio di derivati. In questo ambito l'OInFi si fonda sugli standard internazionali riconosciuti ai quali sostanzialmente si orienta anche l'Unione europea. "Se al momento della conclusione del progetto dovessero tuttavia risultare necessarie modifiche materiali dell'ordinanza, al fine di impedire svantaggi concorrenziali per in partecipanti svizzeri al mercato finanziario, il Consiglio federale vi provvederà rapidamente, come già annunciato in occasione dell'emanazione dell'ordinanza", precisa ancora la nota.

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