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BERNAIl Consiglio federale in breve

30.05.16 - 19:08
Il Consiglio federale in breve

BERNA - La seduta odierna del Consiglio nazionale, la prima della sessione estiva, si è aperta con l'elogio funebre di tre ex deputati recentemente scomparsi. Si tratta dell'ex presidente della Camera (nel 1990) Victor Ruffy (PS/VD), dell'ex consigliere nazionale Anton Muheim (PS/LU) e dell'ex "senatore" Jost Dillier (PPD/OW).

Il Nazionale in seguito ha:

- ADOZIONI: approvato, con 115 voti a 65 e 5 astenuti, la revisione del diritto d'adozione. In futuro, anche le coppie omosessuali e i concubini dovrebbero poter adottare i figli del partner. Le nuove disposizioni contemplano anche un allentamento delle condizioni generali d'adozione. Il dossier ritorna agli Stati per appianare una divergenza minore;

- FORESTE: respinto, con 138 voti contro 46 e 4 astenuti, una iniziativa parlamentare di Erich von Siebenthal (UDC/BE) che chiedeva di far beneficiare del sostegno della Confederazione anche le infrastrutture forestali situate fuori dal bosco di protezione. Per la Camera, la revisione della legge sulle foreste soddisfa in modo sufficiente le richieste di von Siebenthal;

- AI: respinto, con 123 voti contro 67, una iniziativa parlamentare del gruppo UDC che chiedeva di portare a due anni, invece di uno come oggi, il periodo durante il quale gli stranieri devono versare i contributi per poter ricevere una rendita AI. Per la maggioranza, oltre a comportare una violazione degli accordi di libera circolazione (viola il principio della parità di trattamento), l'attuazione della proposta non avrebbe prodotto pressoché alcun beneficio materiale;

- PRESTAZIONI COMPLEMENTARI: respinto, con 122 voti contro 69, una iniziativa parlamentare del gruppo UDC che chiedeva di limitare l'accesso dei cittadini stranieri alle prestazioni complementari introducendo un termine d'attesa di 10 anni per tutti i non svizzeri. Per la maggioranza, la proposta avrebbe comportato una violazione degli accordi di libera circolazione (viola il principio della parità di trattamento). È inoltre stato fatto notare che gli stranieri versano contributi in misura maggiore di quanto non percepiscano prestazioni;

- AVS: respinto, con 118 voti contro 72, una iniziativa parlamentare del gruppo UDC che chiedeva di portare a due anni, invece di uno come oggi, il periodo durante il quale occorra versare i contributi per poter ricevere una rendita AVS. Per la maggioranza la proposta è inutile - nessuno vanta un periodo di assicurazione inferiore a due anni - e avrebbe comportato solo un forte aumento dell'onere amministrativo;

- LAVORI PARLAMENTARI: respinto, con 122 voti contro 68 e 2 astenuti, una iniziativa parlamentare del gruppo UDC che chiedeva di fare in modo che l'attribuzione della Camera prioritaria in casi controversi non spetti più ai presidenti dei due Consigli, bensì alla Conferenza di coordinamento. Per la maggioranza, vista la decisa opposizione della commissione competente degli Stati, è inutile proseguire i lavori;

- ATTREZZATURE MEDICHE: bocciato, con 137 voti contro 52 e 2 astenuti, una iniziativa parlamentare di Marina Carobbio Guscetti (PS/TI) che chiedeva l'elaborazione di basi legali per sottoporre a procedura di autorizzazione la messa in esercizio e il rinnovamento delle attrezzature medico-tecniche particolarmente costose a livello nazionale. Per la maggioranza il problema andrebbe risolto agendo sulle tariffe e non come suggerito dalla ticinese. Fissare una clausola del bisogno a livello nazionale rimetterebbe inoltre in discussione la ripartizione dei compiti tra la Confederazione e i Cantoni;

- DERRATE ALIMENTARI: bocciato, con 137 voti contro 18 e 29 astenuti, una iniziativa parlamentare dell'ex consigliera nazionale Yvonne Gilli (Verdi/SG), che chiedeva di inasprire le disposizioni penali della legge sulle derrate alimentari, in particolare aumentando l'importo massimo della multa. Per la maggioranza non è opportuno riprendere le discussioni che si erano tenute durante l'esame della revisione della legge. Le multe effettivamente inflitte in caso di contravvenzione, inoltre, risultano nettamente inferiori alla pena massima di 40'000 franchi prevista dalla legge (la multa più elevata inflitta negli ultimi dieci anni ammonta a 5000 franchi).

Ordine del giorno di domani (08.00-13.00):

- Conto di Stato 2015;

- Supplemento I al Preventivo 2016;

- modifica dell'Accordo sulla fiscalità del risparmio tra la Svizzera e l'UE;

- iniziative parlamentari.
 
 

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