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SVIZZERASi torna a parlare dell'orario di apertura dei negozi

26.05.16 - 13:58
L'appuntamento estivo del Parlamento sarà l'occasione per portare a termine l'esame di dossier importanti
Si torna a parlare dell'orario di apertura dei negozi
L'appuntamento estivo del Parlamento sarà l'occasione per portare a termine l'esame di dossier importanti

BERNA - L'estensione della libera circolazione alla Croazia, come anche la riforma dell'imposizione delle imprese, sono solo alcuni dei temi salienti in agenda durante l'incipiente sessione estiva del parlamento (30 maggio - 17 giugno).

Il momento culminante delle tre settimane di dibattiti si terrà tuttavia lontano dalla capitale federale: il 1. giugno, i deputati si concederanno eccezionalmente una pausa per assistere ai festeggiamenti previsti in Ticino e Uri in occasione dell'inaugurazione ufficiale del nuovo tunnel di base del San Gottardo, cui presenzieranno anche capi di Stato e di governo stranieri.

L'appuntamento estivo del Parlamento sarà l'occasione per portare a termine l'esame di dossier importanti come la Strategia energetica 2050, e farne avanzare altri non meno cruciali, come la Riforma III delle imprese (RIE III).

RIE III e strategia energetica 2050 - Per quanto riguarda quest'ultimo argomento, le discussioni rischiano di andare per le lunghe: il Consiglio degli Stati non intende andare troppo lontano con gli sgravi per le imprese come deciso dal Nazionale nel marzo scorso e ciò per evitare eccessive perdite fiscali ai Cantoni, specie quelli che ospitano sul rispettivo territorio società che usufruiscono di statuti fiscali privilegiati che l'Ue chiede di abolire.

Circa la strategia energetica 2050, dopo che i due rami del Parlamento si sono accordati su tempi e modi per l'uscita dal nucleare (nessun limite massimo d'esercizio per gli impianti più vecchi, né l'obbligo per i gestori delle strutture più recenti di presentare un piano di gestione a lungo termine), rimangono ancora differenze a livello di sostegno agli impianti idroelettrici, oggi sotto pressione, e in merito alle deduzioni fiscali per il risanamento energetico degli edifici. Le tre settimane di discussioni dovrebbero permettere di appianare tutte le divergente

Libera circolazione e aiuto allo sviluppo - Due temi importanti di politica estera figurano nell'agenda dei parlamentari. L'estensione della libera circolazione alla Croazia, già concessa dal Nazionale, e i mezzi destinati all'aiuto allo sviluppo.

Nel primo caso, la Commissione di politica estera della Camera dei cantoni si è detta d'accordo con la ratifica del protocollo aggiuntivo che estende a Zagabria l'accordo sulla libera circolazione delle persone concluso con l'Unione europea, a condizione però che il Consiglio federale e Bruxelles abbiano trovato una soluzione per gestire l'immigrazione senza infrangere l'articolo della Costituzione svizzera contro l'immigrazione di massa.

Il Nazionale dovrà decidere se concedere o meno 11,11 miliardi di franchi all'aiuto allo sviluppo per gli anni 2017-2020. La commissione di politica estera proporrà tuttavia di far dipendere il sostegno finanziario dall'evoluzione della politica migratoria. Dovrebbero insomma essere favoriti quei Paesi disposti a riprendersi i rispettivi cittadini che non hanno ottenuto asilo politico.

Strade nazionali e naturalizzazione agevolata - Nell'agenda del Consiglio nazionale figura anche il dibattito - che si terrà dopo la votazione il 5 di giugno sull'iniziativa popolare "Per un equo finanziamento dei trasporti" - sul progetto di Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA).

Come già gli Stati, anche la competente commissione del Nazionale vuole che la Confederazione contribuisca di più a finanziare la rete stradale e che gli automobilisti paghino di meno il carburante.

La Camera dei Cantoni, al pari del Nazionale, dovrà decidere invece se i nipotini di immigrati debbano ottenere più facilmente il passaporto svizzero. Su questo punto, i "senatori" dovranno concretamente pronunciarsi a favore o contro l'armonizzazione a livello federale della naturalizzazione agevolata per i giovani stranieri di terza generazione già prevista da vari cantoni.

Apertura negozi e governo a 9 membri - Ritorna in Consiglio degli Stati la questione dell'armonizzazione a livello nazionale dell'apertura dei negozi. Dopo aver deciso l'anno scorso di non entrare in materia, il dossier è ritornato sui banchi dei "senatori" dopo che il Nazionale ha approvato durante la scorsa sessione primavera l'idea frutto di una mozione del "senatore" Filippo Lombardi (PPD/TI).

Questa volta la commissione preparatoria della Camera dei cantoni raccomanderà l'entrata nel merito di una proposta che dovrebbe consentire l'apertura dei commerci in tutta la Svizzera dalle 06.00 alle 20.00 e il sabato fino alle 18.00. Se il plenum dovesse invece ribadire il suo primo diniego, il progetto verrebbe archiviato.

Un altro oggetto di sicuro interesse a Sud delle Alpi riguarda l'estensione del Consiglio federale a 9 membri per favorire un'equa rappresentanza delle minoranze linguistiche. L'iter di questo oggetto al Consiglio nazionale, avversato dal Governo, si presenta difficile: il progetto elaborato dalla Commissione delle istituzioni politiche è stato infatti approvato con un solo voto di scarto (11 a 10 e 3 astensioni). Forti resistenze provengono dai Cantoni e dalla maggior parte degli ambienti consultati.

Adozione per coppie "omo" e moratoria medici - Nel corso della sessione, il Nazionale dovrà inoltre pronunciarsi sul diritto o meno per le coppie omosessuali, o di concubini, di poter adottare i figli del partner.

La riforma del diritto di famiglia prevede inoltre che, in caso di adozione congiunta oppure singola, l'età minima passi da 35 a 28 anni. La durata minima del matrimonio passerà da cinque a tre anni. Lo stesso lasso di tempo sarà richiesto ai partner registrati e ai concubini. Inoltre, non vi sarà più un'età massima.

Il Consiglio degli Stati, dopo il Nazionale, dovrà approvare una legge urgente per permettere ai cantoni, specie di frontiera come il Ticino, di continuare a limitare per tre anni al massimo l'apertura di studi medici in presenza di un'offerta eccessiva.

Scambio automatico e vincite lotterie - Il Consiglio nazionale, dopo gli Stati, sarà chiamato anche a suggellare l'accordo sullo scambio automatico di informazioni in materia fiscale tra Berna e Bruxelles. Dal 2018, i cittadini dell'Unione europea non potranno più celare nei forzieri delle banche svizzere i propri averi.

La Camera dei cantoni dovrà invece dichiarare se intende esonerate dal pagamento delle imposte le vincite a lotterie, scommesse sportive e giochi di destrezza. Diversamente dal progetto governativo, l'esonero dovrebbe valere solo per i guadagni inferiori al milione di franchi.

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