Ne è convinto l'ambasciatore elvetico all'ONU a New York, Jürg Lauber. Berna rinuncia invece a una candidatura per la carica di segretario generale
BERNA - La Svizzera ha buone possibilità di ottenere un seggio nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel 2023 e 2024. Ne è convinto l'ambasciatore elvetico all'ONU a New York, Jürg Lauber. Berna rinuncia invece a una candidatura per la carica di segretario generale.
Lauber ritiene che la Svizzera, con il suo solido e apprezzato profilo nell'ambito della mediazione, del mantenimento della pace e della sicurezza umana, potrebbe offrire buoni servizi nel Consiglio. Tuttavia siamo ancora lontani dalla data dell'elezione e c'è molto da lavorare per promuovere la candidatura. Oltre alla Svizzera infatti ci sono altri Paesi del gruppo dell'Europa occidentale che aspirano a un seggio nel Consiglio di sicurezza: tra di essi Malta.
Alla fine di quest'anno termina il mandato del segretario generale dell'ONU Ban Ki Moon e bisognerà eleggere il successore. I candidati saranno ascoltati dall'Assemblea generale, ma per questa carica Berna non avanza nominativi. Lo scorso anno era stato fatto il nome del consigliere federale e ministro degli affari esteri Didier Burkhalter, ma l'interessato ha smentito.
Da ricordare che un ex capo del Dipartimento federale degli affari esteri, Joseph Deiss, è stato presidente della 65ma sessione dell'Assemblea generale ONU, nel 2010/2011.
Con 193 Stati membri le Nazioni Unite sono l'unica organizzazione in cui è possibile discutere di molteplici questioni di valenza globale coinvolgendo tutti i Paesi. Dalla sua adesione nel settembre 2002, la Svizzera si è profilata come un membro attivo e innovativo. In seno all'ONU, la Svizzera ha la possibilità di contribuire alla risoluzione di problemi globali e di assumere le proprie responsabilità nell'andamento degli affari mondiali.