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SVIZZERAAssemblea PVL: netto sì all'iniziativa "economia verde"

06.02.16 - 17:38
Assemblea PVL: netto sì all'iniziativa "economia verde"

FRAUENFELD - Politica del lavoro, in particolare la promozione della manodopera femminile, e raccomandazioni di voto in vista di consultazioni popolari previste dalla prossima primavera hanno caratterizzato i lavori dell'assemblea dei Verdi liberali (PVL) tenutasi oggi a Frauenfeld (TG), disertata dal presidente Martin Bäumle, partito in vacanza.

Il consigliere nazionale zurighese ha giustificato la sua assenza in un'intervista apparsa proprio oggi sul St. Galler Tagblatt. "Un'assemblea di delegati può svolgersi per una volta anche senza il presidente", ha detto al quotidiano, precisando di essere raggiungibile. Al giornale ha anche ripetuto che, malgrado la sconfitta alle elezioni federali dello scorso ottobre, intende rimanere alla guida del PVL.

Ribadito il no al raddoppio del San Gottardo

In assenza dello zurighese, i lavori sono stati diretti dal vicepresidente Laurent Seydoux, che nel suo discorso ha ribadito l'importanza di difendere principi liberali ed ecologici votando quattro no il prossimo 28 febbraio.

In particolare, il raddoppio della galleria stradale del San Gottardo è "costoso, inutile e rappresenta un attacco frontale contro l'articolo costituzionale che protegge le Alpi" dal transito di mezzi pesanti, ha detto, citato in una nota.

Sfruttare meglio la manodopera femminile

Buona parte dei lavori è stata dedicata alla politica del lavoro. I delegati hanno chiesto un migliore sfruttamento della manodopera nazionale, in particolare delle donne e dei genitori, offrendo loro adeguate condizioni quadro.

"Se i genitori esercitano un'attività lucrativa, questo lavoro dev'essere finanziariamente redditizio", ha dichiarato la consigliera nazionale bernese Kathrin Bertschy, citata nel comunicato. Le errate incentivazioni dei sistemi fiscali e sociali vanno soppresse, ha aggiunto.

L'assemblea del PVL auspica la creazione di posti in asilo sufficienti per la domanda e finanziariamente accessibili su tutto il territorio nazionale, un congedo parentale, parità salariale e la stessa età di pensionamento per uomini e donne.

Sì all'"economia verde"

L'assemblea si è poi occupata di tre dei cinque oggetti in votazione il prossimo 5 giugno e dell'iniziativa dei "cugini" Verdi "Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse" su cui popolo e Cantoni voteranno probabilmente ancora quest'anno. Questo tema ha raccolto un ampio sostegno: 77 sì, 4 no e 7 astensioni.

Il testo, che nella forma succinta ufficiale è detto Iniziativa "economia verde", intende sostenere uno sviluppo che, invece di generare rifiuti, promuova prodotti di lunga durata a partire da materiali riciclati.

La proposta di modifica costituzionale chiede in particolare di portare entro il 2050 l'impronta ecologica (indicatore che valuta il consumo di risorse naturali rispetto alla capacità del pianeta di rigenerarle) della Svizzera a un livello tale che, rapportata alla popolazione mondiale, non superi l'equivalente di un pianeta Terra.

Nella sessione invernale il parlamento, contro il parere del Consiglio federale, ha rifiutato di opporre all'iniziativa un controprogetto indiretto elaborato sotto forma di revisione della Legge sulla protezione dell'ambiente.

Un sì e due no per il 5 giugno

I delegati sono stati pressoché monolitici anche in merito a due iniziative e a una legge su cui gli elettori si esprimeranno in giugno. L'iniziativa "Per un equo finanziamento dei trasporti", detta anche della "vacca da mungere", è stata bocciata con 89 voti senza opposizioni né astensioni.

I promotori di questo testo vogliono destinare il prodotto netto dell'imposta di consumo sui carburanti (attualmente circa 3 miliardi di franchi all'anno), eccetto quelli per l'aviazione, nonché il prodotto netto della tassa d'utilizzazione delle strade nazionali, esclusivamente per compiti e spese connessi alla circolazione stradale, quindi a vantaggio degli automobilisti.

Altrettanto netto - 87 no e tre astensioni - il rifiuto dell'iniziativa denominata "A favore del servizio pubblico", secondo cui, in materia di prestazioni di base, la Confederazione non può conseguire profitti, sovvenzionare trasversalmente altri settori dell'amministrazione né perseguire interessi fiscali.

Con tre contrari, nove astensioni e 81 favorevoli, i delegati infine hanno raccomandato di accogliere la Legge sulla medicina della procreazione. Il 14 giugno dello scorso anno il 61,9% dei votanti e 20 Cantoni avevano approvato l'articolo costituzionale sulla diagnosi preimpianto. Il prossimo 5 giugno il popolo dovrà esprimersi sulla norma d'applicazione.

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