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Christa Markwalder eletta presidente, come da pronostico. Il decano Stamm: "Abbiamo la responsabilità di fare il massimo per il nostro Paese"
BERNA - I 200 membri del Consiglio nazionale, eletti il 18 ottobre, hanno prestato oggi giuramento. Tutti, nella loro lingua madre, hanno giurato o promesso di difendere la Costituzione e le leggi e di adempiere ai loro obblighi.
La cerimonia si è conclusa con l'inno nazionale suonato da una quartetto composto da esponenti della camera, tra i quali figurava la futura presidente del Nazionale per il periodo 2015-2016 Christa Markwalder (PLR/BE). I parlamentari e il pubblico sono stati invitati a cantare il Salmo svizzero ognuno nella loro lingua.
Prima del giuramento, il Nazionale ha constatato che i risultati delle elezioni sono stati convalidati in tutti i cantoni e ha preso atto del rapporto del Consiglio federale. Ha dovuto inoltre accertare che non vi fossero per gli eletti incompatibilità con il mandato di parlamentare.
L'unica incompatibilità constatata riguardava Roberto Schmid (PPD/VS) che è membro della commissione del Fondo Svizzero per il Paesaggio (FSP). Il vallesano ha però informato la Camera prima della seduta odierna della sua volontà di lasciare la carica contestata entro il termine legale del 30 maggio 2016. La sua elezione è quindi stata approvata.
Da notare infine che i due zurighesi eletti agli Stati - Daniel Jositsch (PS) e Ruedi Noser (PLR) - hanno iniziato la sessione sedendo ai banchi del Nazionale. Il Canton Zurigo non ha infatti ancora formalmente approvato la loro elezione alla Camera dei cantoni.
Eletta Markwalder - Christa Markwalder è la nuova presidente - per un anno - del Consiglio nazionale. La liberale radicale bernese domiciliata a Burgdorf (BE) è stata eletta oggi con 159 voti su 183 schede valide. Succede al socialista vallesano Stéphane Rossini. Consigliera nazionale dal 2003, Christa Markwalder - classe 1975 - è la dodicesima donna a diventare prima cittadina del Paese, l'ultima è stata Maya Graf (Verdi/BL) nel 2013. È inoltre la ventisettesima rappresentante del canton Berna, gli ultimi due sono stati Hanspeter Seiler (UDC) nel 2000 e Gret Haller (PS) nel 1994.
"Fare il massimo per il nostro Paese" - "Abbiamo la responsabilità di fare il massimo per il nostro Paese". Questa l'esortazione lanciata oggi da Luzi Stamm (UDC/AG) ai consiglieri nazionali, in qualità di decano per anni di presenza alla Camera del popolo, durante il suo discorso di inaugurazione della 50esima legislatura.
Il democentrista argoviese ha invitato i parlamentari ad onorare il sistema democratico svizzero che è il "miglior bastione contro le persone che vogliono arraffare il potere".
All'avvocato 63enne, che siede nel Consiglio nazionale dal 1991, ha risposto la più giovane deputata, la 27enne Lisa Mazzone (Verdi/GE), la quale, citando Alcide de Gasperi ha detto che "un politico guarda alle prossime elezioni, mentre uno statista guarda alla prossima generazione". La giovane ecologista ha sottolineato che le decisioni adottate durante la corrente legislatura avranno conseguenze a più lungo termine.
Stamm aveva esordito ricordando alcuni momenti salienti dei 24 anni da lui trascorsi sotto la Cupola di Palazzo federale. Alcuni sono stati molto divertenti - come la risata incontrollata del Consigliere federale Hans-Rudolf Merz alle prese con la carne secca dei Grigioni -, altri tragici, come quando tra i banchi del Consiglio nazionale si diffuse la notizia della tragedia al Parlamento di Zugo (quando un forsennato, armato di fucile mitragliatore, uccise decine di persone nel 2001, n.d.r). "Prima di questo dramma si poteva entrare a Palazzo senza alcun controllo o quasi. Da allora tutto è cambiato", ha ricordato Stamm.
L'argoviese ha poi voluto ribadire, anche con accenni lirici, che "la Svizzera è un Paese meraviglioso con un sistema politico meraviglioso. "What a wonderful political system", ha affermato facendo allusione alla canzone di Louis Armstrong. Stamm ha concluso dicendo di rallegrarsi di poter lavorare con tutti i suoi colleghi per i prossimi quattro anni.
Dopo di lui, come anticipato, ha preso la parola Lisa Mazzone, classe 1988. Secondo la più giovane consigliera nazionale, la Svizzera fa parte di un tutto. "Le decisioni che noi prenderemo hanno ripercussioni mondiali, come quanto avviene all'estero ha un'influenza sul nostro Paese", ha detto la deputata ecologista di origini italiane. La Mazzone ha pure sottolineato che "l'impegno politico non significa soltanto ratificare i trattati, ma anche essere coerenti nella vita di tutti i giorni".
