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SVIZZERA""No allo Stato ficcanaso" non fa marcia indietro

24.11.15 - 15:58
"No allo Stato ficcanaso" non fa marcia indietro

LOSANNA - Malgrado gli attentati di Parigi, il comitato "No allo Stato ficcanaso" mantiene il proprio referendum contro la legge sul Servizio informazioni (LSI) varata dalle Camere federali in settembre. Sono finora state riunite circa 25'000 firme. La raccolta terminerà il 16 gennaio.

Anche se le carneficine commesse dai terroristi a Parigi provocano grande tristezza "è essenziale mantenere e difendere la democrazia e lo Stato di diritto", ha dichiarato oggi a Losanna Muriel Waeger, vice-presidente della Gioventù socialista svizzera.

Secondo i suoi oppositori, la LSI "vuole sospettare tutti e permettere di sorvegliare il proprio vicino come ciò che accadeva nella Germania orientale". È indispensabile - ha aggiunto la Waeger - rifiutare la "paranoia generale" che vuole abolire la presunzione di innocenza.

Sostenuto da socialisti, Verdi, partito pirata e altri movimenti, il referendum combatte una legge che doterà il Servizio di informazione della Confederazione di un nuovo arsenale, sotto il controllo del Tribunale amministrativo federale e del capo del Dipartimento della difesa.

"Non è tuttavia possibile accettare tutto a nome della lotta contro il terrorismo", ha affermato il consigliere nazionale socialista vodese Jean Christophe Schwaab, secondo cui la polizia dispone già ora dei mezzi necessari per lottare contro i terroristi.

Il Gruppo per una Svizzera senza esercito, dal canto suo, rifiuta la "militarizzazione del nostro paese", ha detto la sua segretaria generale Amanda Gavilanes. "L'Europa e la Svizzera non sono in guerra, non è necessario rafforzare le disposizioni legislative, minacciando in questo modo la neutralità".

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