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Non è solo una sigla a fare un politico. A volte l’appartenenza partitica mostra solo un aspetto di una persona. Abbiamo trovato i candidati meno allineati della Svizzera
BERNA - L’imprenditore turgoviese Roman Giuliani è il candidato socialista il cui pensiero si posiziona più a destra. Questo emerge dall’analisi del portale di supporto alla scelta elettorale Vimentis. «In effetti non rispecchio il cliché di sinistra, che va in giro con il dolcevita e la bicicletta», scherza l’architetto Giuliani. Ed è pure tranquillo quando va per cantieri con la sua Mercedes. «Non vedo contraddizioni: il problema sono le persone che guadagnano 70 milioni». Ma dove il pensiero del turgoviese e del suo partito si dividono maggiormente? Sugli orari di apertura dei negozi, che vorrebbe prolungare. «Non sono un soldato di partito», conclude.
Ma anche dall’altra parte della barricata c’è chi non si allinea con il pensiero maggioritario. Il suo nome è Hansjürg Lippuner e appare sulla lista grigionese dell’Udc riservata a chi vive all’estero, Svp International. Vive infatti in Germania. «È anche per questo che mi trovo nell’Udc. Vivo tutti i giorni in prima persona cosa significa abitare in Europa e vorrei evitare alla Svizzera questo destino». Ma anche lui non teme di nuotare contro corrente. Lippuner è arrivato anche a dichiarare che gli stranieri che vivono in Svizzera da più di dieci anni dovrebbero avere il diritto di voto a livello cantonale. «Se qualcuno ha vissuto in Svizzera così a lungo dovrebbe avere voce in capitolo», commenta.
