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E' quanto si auspica il Consiglio federale che oggi ha varato 31 misure e ha stillato un bilancio di quelle già promosse
BERNA - Ridurre gli oneri amministrativi delle aziende, puntando innanzitutto a diminuire le operazioni inutili, ma senza pregiudicare l'efficacia della regolamentazione. È quanto auspica il Consiglio federale che oggi ha varato 31 misure e stilato un bilancio di quelle già promosse. Stando a un rapporto, il 75% dei provvedimenti presi nel 2011 è stato attuato o lo sarà come previsto.
Scopo dello sgravio amministrativo è rafforzare la competitività delle imprese per preservare i posti di lavoro in Svizzera. Alla luce dell'apprezzamento del franco che pone le aziende davanti a grandi sfide, il governo intende ridurre la burocrazia, pur riconoscendo che la Confederazione vanta un buon posizionamento in questo ambito a livello internazionale.
Stando al rapporto "Sgravio amministrativo. Migliore regolamentazione, meno oneri per le imprese. Bilancio 2012-2015 e prospettive 2016-2019", v'è ancora un potenziale per ridurre gli oneri amministrativi e migliorare la qualità della regolamentazione.
Tra le 31 nuove misure proposte dal Consiglio federale, vi è la possibilità di pagare l'IVA con una procedura interamente elettronica, l'abolizione dell'obbligo di indicare in via preliminare il luogo di passaggio del confine per le procedure doganali, nonché l'attuazione di un portale di sdoganamento via web.
Altri provvedimenti considerati sono l'istituzione di uno sportello unico virtuale per le imprese, che comprende varie procedure amministrative, interamente elettroniche, a livello federale, cantonale e comunale. Il governo punta inoltre ad aumentare a 35'000 il numero di utenti (+40%) per la trasmissione elettronica dei dati salariali attraverso la Standard salari CH (ELM).
Infine, il Consiglio federale auspica una rapida entrata in vigore della revisione sulla rappresentanza professionale dei credito
