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Un Sì alla diagnostica preimpianto significa un Sì a un bimbo su misura? Il Consigliere federale risponderà dal vivo
BERNA - La diagnostica preimpianto spacca in due la Svizzera. I contrari sostengono che si violi il codice etico e temono che, se il 14 giugno verrà accettata la modifica dell'articolo 119 della costituzione, si potrà dare il via alla possibilità di "fabbricare" bambini su misura, con genitori che potrebbero scegliere il colore degli occhi e il sesso del loro figlio. I sostenitori, invece, ritengono che non vi è altro paese al mondo in cui la medicina della riproduzione è sottoposto a regole così rigide. Un "Sì" popolare permetterebbe un trattamento adeguato a quelle coppie che desiderano avere un figlio.
Il tema è controverso. All'interno dei partiti l'oggetto ha creato divisioni. Nel PPD, per esempio, nonostante il "Sì" deciso dal partito, nella direzione non vi è l'unanimità. L'UDC ha raccomandato alla direzione centrale di votare "No" andando a cozzare contro il parere di una parte del gruppo parlamentare. Il Partito Socialista, invece, ha lasciato libertà di voto. Il consigliere federale Alain Berset ritiene che le coppie debbano avere il diritto di decidere se usufruire di una diagnosi preimpianto o meno.
Giovedì il Consigliere federale Berset si metterà a disposizione dei lettori di 20 Minuten e risponderà in diretta alle loro domande. Avete una domanda sulla diagnosi preimpianto? Inviatele all'indirizzo cronaca@tio.ch oppure a cronaca@20minuti.ch inserendo “Alain Berset” nell’oggetto.
