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SVIZZERALibera circolazione, affinare i dati contro gli abusi sarà molto costoso

24.04.15 - 14:22
Il Consiglio federale prevede un dispendio amministrativo importante e un esborso di svariati milioni, anche da parte dei Cantoni
Libera circolazione, affinare i dati contro gli abusi sarà molto costoso
Il Consiglio federale prevede un dispendio amministrativo importante e un esborso di svariati milioni, anche da parte dei Cantoni

BERNA -  La Confederazione è disposta a migliorare la raccolta di dati riguardo all'evoluzione dei salari, dei redditi bassi e della quota delle prestazioni sociali tra i cittadini di UE e AELS in Svizzera, tuttavia una simile analisi comporterebbe un dispendio amministrativo importante e costerebbe svariati milioni allo Stato federale e ai Cantoni. È quanto indica il Consiglio federale in risposta alle raccomandazioni dello scorso novembre formulate dalla Commissione della gestione del Nazionale (CdG-N).

Prima di mettersi al lavoro, il governo chiede alla CdG-N di attendere i risultati, previsti per la primavera 2016, di un rapporto che spiegherà i motivi alla base delle differenze tra i Cantoni nell'esecuzione dell'intesa sulla libera circolazione delle persone.

Nel novembre scorso, la CdG-N aveva rimproverato al Consiglio federale di non controllare in maniera sufficiente il soggiorno degli stranieri che vengono in Svizzera grazie agli accordi con l'Unione europea (UE). In particolare, le critiche vertevano sulle differenti pratiche a livello cantonale riguardanti il soggiorno degli stranieri e la revoca del permesso in caso di disoccupazione o percezione di aiuti sociali.

In quel documento la CdG-N esprimeva in ogni caso soddisfazione per la decisione del Consiglio federale di elaborare un pacchetto di leggi volto a regolare, a livello nazionale, la perdita del diritto di soggiorno dei cittadini dell'UE e dell'Associazione europea di libero scambio (AELS) in caso di disoccupazione. Tra le misure previste figurava l'idea di escludere dall'aiuto sociale chi giunge in Svizzera alla ricerca di un impiego.

Tale disposizione è frattanto entrata in vigore all'inizio di aprile. Un progetto che prevede lo scambio automatico di informazioni tra le autorità incaricate dell'aiuto sociale e quelle che si occupano di stranieri dovrebbe essere sottoposto tra breve al parlamento.

L'ultima raccomandazione oggetto della presa di posizione odierna del Consiglio federale riguarda la possibilità di affinare le informazioni su salari e prestazioni sociali versate a cittadini UE/AELS.

Il Consiglio federale giudica possibile perfezionare il sistema d'informazione centrale sulla migrazione (SIMIC) ed è in linea di massima favorevole all'idea di collegare a scopi statistici i dati disponibili in materia di assicurazione contro la disoccupazione, di AVS e di aiuto sociale.

Questo compito, tuttavia, implica considerevoli oneri finanziari e amministrativi per la Confederazione e i Cantoni. Per questo motivo, l'esecutivo invita la CdG-N a pazientare fino alla primavera del 2016 per poter decidere con cognizione di causa.

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