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SVIZZERAVoto del 14 giugno, quattro oggetti

28.01.15 - 16:16
Voto del 14 giugno, quattro oggetti

BERNA - Saranno ben quattro gli oggetti in votazione il prossimo 14 giugno: si tratta delle iniziative popolari "Sulle borse di studio" e "Tassare le eredità milionarie per finanziarie la nostra AVS", promosse rispettivamente dall'Unione svizzera degli universitari (USU) e dal Partito evangelico col sostegno della sinistra. Il popolo sarà anche chiamato ad esprimersi sulla generalizzazione del canone radio-televisivo, contro cui l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ha lanciato un referendum, nonché sulla diagnosi pre-impianto. Lo ha reso noto oggi il Consiglio federale.

Come prevedibile, non si voterà invece sul referendum contro la costruzione di una seconda galleria stradale al San Gottardo, che slitterà verosimilmente al 28 febbraio 2016, visto che proprio oggi il governo ha deciso che d'ora in poi non vi saranno più votazioni federali nella seconda metà dell'anno elettorale.

Diagnosi pre-impianto

In giugno, i cittadini dovranno dire se sono disposti a modificare l'articolo costituzionale sulla medicina riproduttiva e l'ingegneria genetica in ambito umano. L'obiettivo è di autorizzare la diagnosi pre-impianto, una tecnica che consente di analizzare geneticamente un embrione concepito in vitro prima del suo inserimento nell'utero.

Attualmente, le coppie portatrici di una malattia ereditaria possono far esaminare il patrimonio genetico del feto solo durante la gravidanza, fatto che conduce spesso a un aborto. Vi è chi si reca all'estero per procedere a fecondazioni in vitro in condizioni meno rigide. La modifica dell'articolo costituzionale, che è stata accolta dalle Camere federali, richiede l'avallo di popolo e cantoni.

Successioni e borse di studio

Altro oggetto in votazione in giugno sarà l'iniziativa popolare "Tassare le eredità milionarie per finanziarie la nostra AVS (Riforma dell'imposta sulle successioni)". Il testo mira a introdurre a livello federale un tasso di imposizione del 20% per la parte delle eredità che supera i due milioni, nonché per le donazioni superiori ai 20'000 franchi. Tutto ciò con validità retroattiva dal primo gennaio 2012.

Il popolo si pronuncerà pure in merito all'iniziativa sulle borse di studio lanciata dagli universitari svizzeri, che prevede di concedere un reddito minimo per gli studenti. Non viene però fissata alcuna somma concreta. L'associazione considera che i costi di formazione e per vivere ammontino a circa 24'000 franchi l'anno. Il Parlamento ha deciso di opporle un controprogetto indiretto che mira a un'armonizzazione formale del concordato intercantonale sulle borse di studio.

Canone radio-tv

L'ultimo oggetto in votazione riguarda il nuovo sistema di riscossione del canone radiotelevisivo, che estende la percezione di questa tassa praticamente a tutte le economie domestiche, non risparmiando nemmeno le imprese. Contro la revisione della legge l'USAM ha raccolto oltre 91'000 firme. Per la riuscita ne sarebbero bastate 50'000.

Stando alle nuove disposizioni, approvate dal Parlamento lo scorso autunno, anche le imprese con un fatturato a partire da 500'000 franchi saranno tenute a pagare il canone. In questo modo la tassa di ricezione dovrebbe essere ridotta da 462,40 a 400 franchi. L'USAM è contraria alla nuova legislazione, poiché il canone peserebbe troppo sulle PMI: 200 milioni di franchi, secondo il presidente dell'associazione Jean-François Rime.

ats

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