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SVIZZERANegozi aperti fino alle 20?

28.11.14 - 16:30
Lo propone il Governo per combattere la concorrenza estera
Foto Ti-Press Gabriele Putzu
Negozi aperti fino alle 20?
Lo propone il Governo per combattere la concorrenza estera

BERNA - Tutti i negozi della Svizzera devono poter rimanere aperti in settimana dalle 06.00 alle 20.00 e il sabato fino alle 19.00. È quanto prevede la revisione della Legge federale sugli orari di apertura dei negozi (LANeg) inviata oggi dal Consiglio federale al Parlamento.

Tale modifica legislativa, nata da una mozione del consigliere agli Stati Filippo Lombardi (PPD/TI), non si applica alla domenica, agli altri giorni festivi cantonali e alle loro vigilie, ha spiegato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann in una conferenza stampa. Con questa revisione legislative non si è voluto liberalizzare gli orari di apertura dei negozi, ma introdurre standard minimi a livello nazionale, ha puntualizzato.

Uno degli scopi della riforma - ha proseguito il ministro dell'economia - è lottare contro il turismo degli acquisti: "solo nel 2013 gli Svizzeri hanno speso 10 miliardi di franchi all'estero", ha ricordato Schneider-Ammann. Con l'estensione degli orari, "i negozi potranno resistere meglio alla concorrenza degli shop ubicati nelle stazioni di servizio e dei punti vendita situati nelle stazioni ferroviarie che dispongono già di aperture molto più lunghe".

Schneider-Ammann ha precisato che i negozi non dovranno disporre di un Contratto collettivo di lavoro per poter rimanere aperti più a lungo. I rapporti di lavoro devono essere negoziati dalle parti. "Il governo non deve immischiarsi", ha sostenuto il ministro dell'economia.

L'estensione degli orari - che il governo giudica "moderata" - permetterà anche di rispondere ai mutati bisogni della società. I Cantoni, se lo desiderano, potranno permettere aperture più lunghe e decidere sull'apertura domenicale, ha affermato Schneider-Ammann.

Su questo aspetto, perlomeno per quanto concerne le regioni turistiche, il Consiglio federale ha proposto una modifica di ordinanza che attua una mozione del secondo "senatore" ticinese, Fabio Abate (PLR). Il progetto di revisione dell'ordinanza sul lavoro è però stato accolto freddamente dagli ambienti consultati. Il governo prenderà una decisione prossimamente. Oggi Schneider-Ammann non è stato in grado di dire quando.

Durante la procedura di consultazione della revisione della LANeg, l'estensione degli orari di apertura dei negozi è stata molto criticata. Praticamente tutti i cantoni - unica eccezione il Ticino - si sono detti contrari, così come i sindacati e la sinistra. I grossi commercianti al dettaglio, le associazioni economiche e i partiti borghesi invece l'appoggiano.

"La LANeg costituisce una seria minaccia al federalismo e alla sovranità dei Cantoni", ha dichiarato il segretario generale della Conferenza dei direttori cantonali dell'economia pubblica (CDEP). Secondo i sindacati le condizioni di lavoro di oltre 200'000 persone peggiorerebbero.

"I distributori chiedono solo mezzi per offrire una risposta appropriata all'evoluzione delle abitudini dei consumatori", ha replicato la Comunità d'interesse del commercio al dettaglio (IG DHS). Se la Svizzera non modifica la propria pratica, i consumatori continueranno a recarsi all'estero, hanno sostenuto i partiti borghesi.

Ats

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