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SVIZZERA30 novembre, verso un triplo "no"

19.11.14 - 17:29
Stando al sondaggio SSR solo nel caso dell'abolizione dei forfait fiscali i giochi non sarebbero decisi
30 novembre, verso un triplo "no"
Stando al sondaggio SSR solo nel caso dell'abolizione dei forfait fiscali i giochi non sarebbero decisi

BERNA - Si prospettano tre no alle iniziative popolari in votazione federale il prossimo 30 novembre. Dal secondo sondaggio SSR, effettuato tra il 7 e il 15 novembre dall'istituto gfs.bern, emerge un 56% di cittadini contrari all'iniziativa di Ecopop (39% i favorevoli), un 46% di oppositori all'abolizione dei forfait fiscali (42%) e un 47% di contrari all'iniziativa "Salvate l'oro della Svizzera" (38%). Da notare che se si fosse votato la settimana scorsa, la proposta di Ecopop sarebbe stata ampiamente accolta in Ticino (56% di sì contro 33% di no).

Ecopop - Rispetto al primo sondaggio, l'istituto di ricerca sottolinea la lieve crescita (+4 punti percentuali) dei favorevoli a Ecopop ("Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita"), a fronte di un leggero calo dei contrari (-2 punti percentuali). Il 12% delle persone interrogate si è dichiarato ancora indeciso.

Riguardo a questo oggetto, spicca in particolare il chiaro sì proveniente dalla base degli elettori UDC, che appoggiano la proposta nella misura del 63%. Gli altri aventi diritto di voto sembrano invece allinearsi alle raccomandazioni della propria formazione politica di riferimento. I senza partito si sono dichiarati nella misura del 53% contro Ecopop e per il 40% a favore.

Secondo gfs.bern l'oggetto verrebbe accolto in Ticino, mentre sarebbe ampiamente bocciato in Romandia (61% di no, contro 27% di sì). Prevarrebbero i contrari anche nella Svizzera tedesca, anche se in maniera meno netta (56% di no contro 42% di sì).

L'istituto di ricerca sottolinea come la tendenza relativa al voto su Ecopop sia incerta poiché il tema è oggetto di riflessioni tattiche. Un sì a questa iniziativa potrebbe infatti rappresentare un segnale verso il Consiglio federale, affinché applichi rapidamente l'iniziativa contro l'immigrazione di massa, accolta dal popolo svizzero il 9 febbraio scorso.

Forfait fiscali - Più chiaro il quadro della situazione sull'iniziativa "Basta ai privilegi fiscali dei milionari (abolizione dell'imposizione forfettaria)". Rispetto al primo sondaggio si è infatti assistito a una netta crescita degli oppositori (+10 punti percentuali) e a un calo dei favorevoli (-6 punti percentuali). La quota di indecisi si situa al 12% degli intervistati.

Secondo gfs.bern, l'oggetto in votazione crea una evidente polarizzazione destra/sinistra. L'elettorato di sinistra si posiziona nella misura dei due terzi a favore, mentre quello borghese è chiaramente contrario. Particolarmente scettica la base del PLR e quella dell'UDC, mentre quella del PPD lo è in misura minore.

La tendenza a una bocciatura dell'iniziativa è tuttavia in crescita in tutti i partiti, rileva l'istituto, che si aspetta un ulteriore calo dei favorevoli, poiché nel corso di una campagna sulle votazioni, spiega gfs.bern si assiste solitamente ad una mobilitazione degli oppositori.

L'oro della Svizzera - Per quanto riguarda l'iniziativa sull'oro della Svizzera, si è assistito a una netta crescita dei contrari rispetto al primo sondaggio (+8 punti percentuali), mentre parallelamente sono scesi i favorevoli (-6 punti percentuali).

A difendere la proposta sono soprattutto i cittadini che sostengono una chiusura della Svizzera, coloro che hanno sfiducia nelle autorità e la base degli elettori UDC. Questi ultimi sono tuttavia in leggero calo rispetto al precedente sondaggio (62% contro un precedente 70%).

L'istituto gfs.bern rileva inoltre come l'iniziativa ottenga più favori fra coloro che guadagnano meno di 5000 franchi al mese e dispongono di una formazione che si limita alla scuola dell'obbligo. Non emergono invece differenze regionali.

Il sondaggio è stato realizzato su un campione rappresentativo di 1412 persone con diritto di voto nelle tre principali regioni linguistiche. Il margine d'errore statistico è valutato al +/-2,7%. Il 52% del campione intervistato ha indicato che parteciperà alla votazione. Si tratta di una percentuale superiore alla media.

Ats

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