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SVIZZERA"Ecopop non ha alcun senso. E vi spiego perché"

30.10.14 - 06:12
Simonetta Sommaruga su Ecopop e l’iniziativa contro l’immigrazione di massa. "L’iniziativa strozzerebbe il motore dell’economia. Ciò si ripercuoterebbe sui nostri salari così come sulle nostre pension
"Ecopop non ha alcun senso. E vi spiego perché"
Simonetta Sommaruga su Ecopop e l’iniziativa contro l’immigrazione di massa. "L’iniziativa strozzerebbe il motore dell’economia. Ciò si ripercuoterebbe sui nostri salari così come sulle nostre pension

BERNA - La consigliera federale Simonetta Sommaruga si è pronunciata in merito all'iniziativa Ecopop e a quella contro l’immigrazione di massa. "Malumore nella popolazione? Un’iniziativa non può essere applicata dall’oggi al domani".

Signora consigliera federale, nel 2060 avremo ancora modo di scegliere se vivere in città o in un villaggio?
"Certamente. Dobbiamo solo riflettere bene su dove vogliamo costruire in futuro. Esistono modelli di sviluppo intelligenti e sostenibili che fanno attenzione al territorio e al paesaggio naturale".

Gli iniziativisti di Ecopop, però, non credono che questa idea possa conquistare i partiti svizzeri prima che il Paese sia completamento cementificato.
"Se gli iniziativisti vogliono che la Svizzera non venga cementificata oltre misura, perché non hanno lanciato un’iniziativa che avesse questo obiettivo specifico? Ecopop, al contrario, non ha alcun senso dal punto di vista ecologico: le emissioni di Co2 nel mondo non diminuiranno per il fatto che in futuro meno europei potranno stabilirsi in Svizzera".

Il numero di abitanti ha però il suo peso nell’utilizzo del territorio.
"Giusto, ma la questione non è così semplice. Se un centro abitato, anziché avere edifici a due piani, ne ha a tre, non necessita di più territorio.

Potremmo immaginare anche una Svizzera con 20 milioni di abitanti senza conseguenze per l’ambiente?
"Un momento, adesso lei sta agitando uno spauracchio, nessuno parla di 20 milioni".

Può darci quindi lei un numero? C’è posto per quante persone in Svizzera?
"No, non voglio fare alcun numero, sarebbe semplicemente poco serio".

Tuttavia è legittimo chiedersi quante persone possano vivere in Svizzera. Lo spazio, così come le risorse, è limitato.
"Preferisco non dare numeri di fantasia. Agli occhi degli iniziativisti, però, la crescita della popolazione è un problema solo se è determinata dagli stranieri".

Quale sarebbe, quindi, il vantaggio per la Svizzera se la popolazione continuasse a crescere?
"Negli ultimi anni abbiamo avuto un alto tasso d’immigrazione. Con quali conseguenze? A livello europeo abbiamo il livello di disoccupazione più basso. Siamo innovativi, abbiamo buone pensioni, una buona assistenza e un’Avs intatta. Abbiamo un’economia che ha bisogno d’immigrazione".

L’equazione è quindi: più immigrazione uguale più prosperità?
"No, questa equazione è troppo semplice. L’equazione degli iniziativisti, però – meno immigrazione uguale più protezione dell’ambiente – è sicuramente sbagliata".

Quali conseguenze teme se Ecopop fosse accettata?
"L’iniziativa strozzerebbe il motore dell’economia. Ciò si ripercuoterebbe sui nostri salari così come sulle nostre pensioni. Inoltre, Ecopop renderebbe estremamente più difficili i rapporti con l’Unione europea, il nostro partner economico più importante. Già dopo il 9 febbraio non si sa se gli accordi bilaterali potranno essere salvati".

Parlando proprio dell’Iniziativa contro l’immigrazione di massa: molti lettori ipotizzano che il Consiglio federale non la attuerà mai. Per questo motivo voterebbero per Ecopop. Se Ecopop passasse, il Consiglio federale avrebbe parte della colpa?
"Parla sul serio? Io sento piuttosto il contrario: il Consiglio federale vuole attuarla in maniera troppo rigida mettendo in pericolo gli accordi bilaterali. Quello che posso assicurarle è che il Consiglio federale lavora sotto forte pressione per attuare l’Iniziativa contro l’immigrazione di massa. In futuro, l’economia dovrà trovare più manodopera all’interno del Paese. Per questo motivo dobbiamo integrare le persone che vivono già in Svizzera nel mercato del lavoro. Ciò significa migliorare la possibilità di conciliare lavoro e famiglia e di collocare i lavoratori più anziani nel mercato del lavoro. Vogliamo, altresì, che i rifugiati lavorino nell’agricoltura. Tutto ciò porterà ad avere meno necessità di manodopera estera".

Quindi perché c’è malumore fra la popolazione?
"Evidentemente molti credono che un’iniziativa popolare possa essere attuata dall’oggi al domani. Forse funziona così in una dittatura, ma noi viviamo in una democrazia diretta in cui le leggi hanno tutto un processo di elaborazione. C’è una consultazione, il progetto va in Parlamento e forse segue un referendum. Questo processo prende del tempo".

Gli elettori sono troppo poco consapevoli?
"Gli elettori dovrebbero prima di tutto essere consapevoli di una cosa: quando votiamo, decidiamo una modifica alla Costituzione federale. Quest’ultima rappresenta l’ordinamento fondamentale del nostro Stato, non dovrebbe essere una raccolta di proteste. Se così fosse, ciò metterebbe in pericolo la nostra democrazia diretta. Abbiamo il migliore sistema politico del mondo, prendiamocene cura". 

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