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Il Consiglio federale ha approvato l'avvio di negoziati in vista di un'eventuale adesione, disponibile anche a chi non è membro dell'alleanza
BERNA - Il servizio di polizia aerea deve essere svolto anche in futuro con la massima efficienza. Per garantire che ciò avvenga, il Consiglio federale ha approvato oggi l'avvio di negoziati in vista di un'eventuale adesione della Svizzera a un'iniziativa della NATO disponibile anche a chi non è membro dell'alleanza, grazie al programma Partenariato per la pace a cui Berna ha aderito.
A causa dei progressi tecnici e delle sempre maggiori restrizioni finanziarie, molti Stati europei hanno deciso di sostituire i propri sistemi nazionali di elaborazione dell'immagine della situazione aerea con un sistema comune messo a disposizione dalla NATO e denominato "Air Situation Data Exchange Programm" (ASDE), indica il governo in una nota.
L'Italia ha già proceduto in tal senso. La trasmissione di dati direttamente dall'Italia alla Svizzera non è di conseguenza più possibile per motivi tecnici, rileva l'esecutivo. Altri Paesi limitrofi hanno già annunciato l'intenzione di seguire l'esempio della vicina Penisola. In futuro la Confederazione rischia pertanto di non poter più disporre di un'immagine della situazione aerea completa, prosegue la nota.
Il sistema ASDE fornisce dati concernenti il traffico aereo civile e necessari a un'immagine della situazione aerea di elevato livello qualitativo. Il mandato di negoziazione del Consiglio federale prevede una soluzione in base alla quale in futuro la Svizzera potrà ottenere informazioni senza fornire dati propri.
Ats
