Il presidente del PLR ha incitato i suoi a lanciare una campagna "offensiva, impertinente e non convenzionale"
BERNA - Ad un anno dalle elezioni federali, il presidente del partito liberale radicale svizzero (PLR) Philipp Müller ha incitato i suoi a lanciare una campagna "offensiva, impertinente e non convenzionale".
"Bisogna convincere numerosi simpatizzanti a recarsi ai seggi elettorali", ha detto Müller ai delegati riuniti a Berna, precisando che il PLR è sì il partito dell'economia, ma è anche una formazione politica che "prende sul serio le paure e i bisogni della popolazione".
Müller ha affermato che "il nostro avversario è a sinistra", prendendo di mira il Partito socialista, che minaccia il modello svizzero, ricco di successi, attraverso una regolamentazione eccessiva e una limitazione delle libertà.
Ma il PLR, ha aggiunto il presidente, si oppone anche a quei partiti che "fanno proposte assurde, isolando il nostro paese". "L'Unione europea non è un nemico, bensì un importante partner economico e culturale". La Svizzera dovrà quindi lottare per salvare gli accordi bilaterali, ma nel contempo ascoltare le preoccupazioni della popolazione in merito all'immigrazione e alla politica degli stranieri.
I delegati hanno in seguito formulato le raccomandazioni di voto in vista delle votazioni federali del 30 novembre, invitando a respingere sia l'iniziativa Ecopop "Stop alla sovrappopolazione" (238 voti contro 1 e 2 astensioni), sia l'iniziativa "Salvate l'oro della Svizzera" (238 voti contro 1), sia ancora l'iniziativa "Basta ai privilegi fiscali dei milionari" (all'unanimità).
In merito a Ecopop il consigliere federale Didier Burkhalter ha detto che la proposta è "inutile e distruttiva". Se accettata decreterebbe la fine degli accordi bilaterali con l'UE.