Valérie Cavero respinge le accuse e spiega che gli errori sono dovuti soprattutto alla mancanza di tempo
GINEVRA - L'ex direttrice dell'Ufficio centrale di compensazione AVS/AI/IPG (UCC) della Confederazione, con sede a Ginevra, Valérie Cavero, respinge le accuse relative a irregolarità nell'attribuzione di mandati per l'informatica. Gli errori sono dovuti soprattutto alla mancanza di tempo, ha detto in interviste pubblicate sabato dai quotidiani "Tages-Anzeiger" e "Der Bund".
Nel 2011, l'Ufficio federale dell'informatica aveva annunciato che non avrebbe più messo risorse a disposizione dell'UCC. L'ufficio ha dovuto creare un proprio dipartimento di informatica e organizzare tutto a tempo di record, ha spiegato Cavero.
L'UCC doveva nel contempo garantire il versamento delle rendite. "se non avessimo più potuto pagare le rendite a causa del sistema informatico, le conseguenze per i beneficiari sarebbero state disastrose".
L'UCC aveva ingaggiato imprese informatiche senza contratto, ma secondo l'ex direttrice si tratta di casi isolati dovuti a "distrazione". Le prestazioni sono comunque state documentate e le fatture corrispondevano al lavoro svolto, precisa Cavero.
L'ex direttrice ha ribadito di essersi dimessa per ragioni personali, non a causa delle accuse che le sono state rivolte. Aveva anche opinioni divergenti sulla direzione futura dell'UCC rispetto ai suoi superiori.
Ats