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BERNASono 76 i feriti alla Festa di ginnastica

21.06.13 - 18:08
In conferenza stampa il racconto di quelle ore
Foto Keystone
Sono 76 i feriti alla Festa di ginnastica
In conferenza stampa il racconto di quelle ore

BIENNE - La Svizzera romanda torna alla normalità dopo il violento nubifragio di ieri, ma infuriare sono ora le critiche per quanto accaduto a Bienne (BE), alla Festa federale di ginnastica, dove ben 76 persone - e non 39 come riferito finora - sono rimaste ferite da tende ed oggetti sollevati dai venti tempestosi. In una conferenza stampa oggi pomeriggio, il direttore della Kermesse Fränz Hofer ha difeso la decisione degli organizzatori di non procedere a un'evacuazione preventiva dell'area: il rischio di conseguenze ancora superiori era enorme. Intanto in tutta la Romandia si contano i danni ad automobili, edifici e colture.

Gli organizzatori si sono trovati ieri in una situazione estremamente delicata, ha sottolineato Hofer. Già mercoledì sera erano stati informati dai meteorologi dell'arrivo di un fronte temporalesco classificato di grado 3 (pericolo marcato). Si trattava tuttavia di previsioni, che possono sempre cambiare, ed è stato davvero così: per tutta la giornata la situazione si è presentata migliore di quanto atteso.

 

Alle 17.30 il team è stato informato di una tempesta di grandine a Neuchâtel, i meteorologi hanno tuttavia mantenuto il grado di pericolo 3, ha indicato dal canto suo Franklin Cooper, responsabile della polizia e della sicurezza. A Bienne, dove ancora splendeva il sole, gli organizzatori della Festa hanno esitato se fosse davvero il caso di sfollare 15'000 persone che in quel momento assistevano tranquillamente alle gare e festeggiavano gli atleti: dare l'allarme avrebbe potuto scatenare il panico.

 

Quando infine, resosi conto dell'arrivo del temporale, il team ha deciso di iniziare a svuotare l'area della kermesse la situazione è precipitata: "il nubifragio ha investito la località con violenza". A Ipsach (BE) il vento ha causato il crollo di un tendone sotto al quale avevano trovato riparo numerose persone. Le raffiche - che hanno superato i 100 km/h - hanno travolto strutture e tende, facendo volare oggetti contundenti ovunque.

 

In un primo tempo si era parlato di 39 feriti, ma oggi è risultato chiaro che si tratta esclusivamente delle persone trasportate in ambulanza agli ospedali di Bienne, Berna e Neuchâtel. Altri feriti hanno raggiunto autonomamente ospedali o pronto soccorso, per questo motivo non figuravano inizialmente nel bilancio. In totale sono quindi 76 le persone a cui sono state prestate cure: 15 di esse si trovano ancora all'ospedale, due delle quali tuttora in condizioni critiche.

 

Anche questa volta - come già successo giovedì 13 giugno scorso, quando un altro violento temporale aveva costretto gli organizzatori a evacuare l'area della Kermesse e a posticipare la cerimonia di apertura ufficiale - numerosi volontari hanno aiutato a ricostruire le strutture distrutte dalle raffiche di vento tempestose. L'esercito ha subito messo a disposizione 180 soldati delle truppe del genio e dei sanitari a cui si sono aggiunti militi della protezione civile. Le attività ginniche sono così potute riprendere stamane secondo programma. La gara interrotta ieri dal temporale verrà ripetuta domenica.

 

Le sorti della sfortunatissima Festa federale hanno attirato grande simpatia tra la popolazione. Il Consiglio federale ha trasmesso gli auguri di pronta guarigione ai feriti e anche la Presidente del Consiglio nazionale Maya Graf (Verdi/BL) ha espresso il suo dispiacere per le ripercussioni del maltempo sulla manifestazione.

 

La supercella temporalesca che ha investito Bienne proveniva dalla regione di Ginevra, dove non si deplorano fortunatamente feriti ma ingenti danni.

 

Secondo una prima valutazione, all'assicurazione AXA Winterthur sono stati finora denunciati sinistri ai veicoli - e in maniera minore agli edifici - per circa 40 milioni di franchi: considerato che l'assicuratore copre circa un quarto del mercato elvetico, il totale si aggira sicuramente sui 150 milioni, ha indicato all'ats il portavoce Mark Hauser.

 

Ingenti i danni anche alle colture della Romandia: stando a una prima stima della Società svizzera d'assicurazione contro la grandine, le perdite ammonterebbero a 15 milioni di franchi. "Fra i 60 e gli 80 ettari sono distrutti", ha indicato oggi Jacques Blondin, direttore dell'Unione ortofrutticola ginevrina.

 

Gli ortaggi sensibili, come le insalate, le zucchine e gli spinaci sono andati completamente distrutti, ma potranno essere ripiantati. La situazione è peggiore per le verdure autunnali, come il porro, il sedano o il cavolo. Conseguenze saranno da prevedere anche per i dipendenti dell'intero settore: molti dovranno probabilmente ricorrere alla disoccupazione tecnica.

 

Il nubifragio e la grandine hanno causato gravi danni anche ai vigneti. A Neuchâtel su molte parcelle sono state constatate perdite fino al 100% del raccolto. Secondo gli specialisti, quanto successo si ripercuoterà sulla quantità di vino prodotta nel 2013 e probabilmente anche su quella del prossimo anno.

 

 

ATS

 

 

 

 

 

 

 

 

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