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SVIZZERALa fortuna degli espatriati in Svizzera

21.05.12 - 19:01
Guadagnano più degli svizzeri, fanno più bambini e sono più talentuosi. I manager dall'estero scoprono i vantaggi dei servizi offerti dallo Stato svizzero
Keystone (archivio)
La fortuna degli espatriati in Svizzera
Guadagnano più degli svizzeri, fanno più bambini e sono più talentuosi. I manager dall'estero scoprono i vantaggi dei servizi offerti dallo Stato svizzero

ZURIGO - La globalizzazione è più globalizzazione in Svizzera. Lo dimostrano i dati che oggi vengono resi noti dal Tages Anzeiger, che cita uno studio dell'OCSE dal quale si evince che sono oltre 20mila i manager che vivono e lavorano nel nostro paese. Una quota molto alta rispetto a tutti gli altri paesi europei. Se si fa un termine di paragone, negli Stati Uniti ne vivono oltre 2 milioni, ma la percentuale è inferiore rispetto alla Svizzera.

Chi sono gli "espatriati" - In Svizzera tedesca coloro che vengono chiamati gli "Expatriates" o "Expats" cominciano a imporsi come tema di discussione politica. Una presenza che passa più o meno inosservata, ma che si sta facendo sentire in termini di aumento dei costi della vita. Di loro si sa poco, se non che vengono chiamati "Expats" o "Expatriates". La loro visione del mondo è quella globale, avendo ormai superato  quello che è il tradizionale attaccamento alla loro terra di origine. Basilea Città e Basilea Campagna sono gli unici cantoni in Svizzera ad aver studiato il fenomeno "Expats". Nei due cantoni il numero di manager senza frontiere è aumentato, arrivando a toccare quota 18000. Se si estende il conteggio ai familiari, il numero sale a circa 36mila persone, ossia un dodicesimo della popolazione del cantone di Basilea.

Gli "expats" scoprono la Svizzera - Lo studio basilese, così come le ricerche fatte dal Tages Anzeiger, dimostrano che gli Expats, il cui numero è in costante crescita, rispetto al passato tendono a restare più a lungo in Svizzera. E cercano sempre più di entrare in contatto con la società locale. Sono sempre di piu le aziende nazionali e multinazionali a caccia di esperti. Un fenomeno che sta cominciando a destare qualche preoccupazione alla media borghesia locale. Non solo perché gli "Expats" superano gli svizzeri per quanto riguarda il talento espresso, ma perché riescono a primeggiare anche in altri ambiti. Secondo quanto emerso dallo studio basilese, gli Expats guadagnano più degli svizzeri con formazione analoga. Se, infatti un svizzero altamente qualificato si porta a casa in media 14mila franchi ogni fine mese, gli Expats riescono a guadagnarne oltre 18mila. I tecnici locali si accontentano di meno soldi rispetto ai colleghi stranieri, che chiedono più soldi per poter accettare il trasferimento in Svizzera.

Gli stipendi d'oro si riflettono sul loro stile di vita: "La maggiorparte degli Expats abitano nei quartieri chic" si legge nello studio. In media essi occupano una superficie abitativa di quattro metri quadrati a testa in più rispetto agli svizzeri.

Nel Canton Zugo rischio esodo degli svizzeri - E' nel canton Zugo dove si stanno osservando le prime conseguenze di questo fenomeno: il numero di svizzeri residenti sta diminuendo da anni. Una situazione che si spiega per il fatto che il Canton Zugo sta diventando sempre più caro e sono molti coloro che si spostano in cantoni dove gli affitti sono più accessibili. Lo studio basilese rende attenti anche a quello che può essere l'effetto esodo.

Lo svedese a Basilea: "Gli Expats si rendono conto che la Svizzera è sicura" - Sebbene lo studio dimostri che sono molti gli stranieri di questa categoria che vivono in una sorta di società parallela e che restano  inseriti nella rete di conoscenze e di relazioni degli Expat, nei quali a dominare sono le lingue inglese, tedesco standard, spagnolo, cinese o italiano, il loro interesse nei confronti della società svizzera aumenta. "Si stanno accorgendo che conviene cercare di farsi radici in Svizzera - ci spiega un piccolo imprenditore svedese che commercializza prodotti farmaceutici a Basilea, con un'esperienza di vita anche in Ticino. "Io non sono un vero "expat" - continua l'uomo con moglie e due figli - Quelli veri, gli esperti che lavorano per le grandi ditte farmaceutiche - vivono tutta un'altra vita rispetto alle persone "normali", con più soldi a disposizione e pagati extra per mandare i figli nelle scuole private. Ora succede che molti di loro si stanno accorgendo che la Svizzera è un paese sicuro, mentre tutt'attorno la situazione economica e sociale sta diventando sempre più incerta. E quindi cercano di restare in Svizzera, in un paese stabile e sicuro".

Gli expats quindi, che in media hanno più figli rispetto agli svizzeri, cercano di assicurare un futuro più solido e sicuro, scoprendo i lati positivi dello Stato sociale.

Aumento dei figli degli "expats" nelle scuole pubbliche - Soprattutto sono gli istituti scolastici ad essere i primi ricettori della società che cambia. "L'interesse degli "espatriati" nei confronti della scuola pubblica aumenta" ha dichiarato il consigliere nazionale del PPD Gerhard Pfister, che presiede l'Associazione delle scuole private svizzere. "Tra loro gira voce che le scuole statali in Svizzera siano migliori rispetto agli standard offerti negli altri paesi. E gli espatriati, che hanno intenzione di restare a lungo in Svizzera, vogliono creare le condizioni per i propri figli affinché essi intraprendano una carriera scolastica e di formazione di lunga durata". Inoltre le multinazionali come Novartis avrebbero deciso di tagliare i fondi destinati ai figli dei loro manager in materia scolastica. I finanziamenti che vanno a coprire i costi sostenuti dagli espatriati per mandare i loro figli nelle scuole private a carattere internazionale, si limitano soltanto ai primi anni di scolarizzazione.

Le scuole pubbliche a caccia di expats - Nei licei, la presenza dei figli degli "espatriati" non passa inosservata. "In questo momento contiamo circa 60 figli di espatriati su 560 studenti" ha raccontato Eugen Krieger, preside del liceo basilese di Münsterplatz. "Grazie all'immigrazione dall'estero nei prossimi anni raggiungeremo quota 640 studenti. Il numero degli espatriati salirà a 140, ossia il 22 per cento del totale. Una scuola pubblica che, fiutato l'affare, dal 2011 offre una maturità riconosciuta a livello internazionale. Anche il preside della scuola cantonale di Zurigo Enge, Stephan Giess, parla di un "sensibile aumenti di figli di manager tedeschi e di una diminuzione leggera degli expats di lingua inglese".

Gli expats svizzeri - In tutti i casi gli expats svizzeri non sono da meno rispetto ai loro colleghi stranieri. Stando a dati forniti dall'OCSE, sono circa 107mila i supertalenti svizzeri che lavorano all'estero.  Tanti, tantissimi se si pensa che i loro colleghi tedeschi, che provengono da uno Stato che conta 81 milioni di persone, quindi oltre dieci volte il numero di abitanti della Svizzera, sono "soltanto"  883.000.

Philippe Hertig, addetto ad una agenzia di collocamento, non si ritiene sorpreso da questi numeri. "Ci sono molti svizzeri che occupano posti di prestigio nelle direzioni di grandi ditte all'estero" dichiara il numero Uno della Egon Zehnder International. "Non solo in multinazionali svizzere, ma anche in multinazionali americane, europee e sempre asiatiche".
 

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