Erano circa le 21:15 ieri sera quando il pullman si è immesso sull'autostrada A9 dopo essere sceso dalla Val d'Anniviers, dove era appena terminata una settimana bianca. Per motivi ancora ignoti, nella galleria di Sierre il pullman ha deviato dalla sua traiettoria, ha urtato il ciglio destro della corsia e si è schiantato contro il muro di una piazzola di sosta.
L'urto frontale è stato di una violenza "estrema", ha rilevato la polizia vallesana. La parte anteriore del pullman è stata distrutta. Numerose vittime sono rimaste intrappolate nell'automezzo. Quest'ultimo, quasi nuovo e dotato di cinture di sicurezza, appartiene ad un'azienda di trasporto di eccellente reputazione. Gli autisti, anch'essi periti nell'incidente, erano giunti il giorno prima in Vallese.
Il pullman trasportava complessivamente 52 persone: due classi scolastiche in provenienza dalle Fiandre, dalle città di Lommel e di Heverlee, nonché sei adulti, tutti morti nell'incidente. C'erano altri due torpedoni, che non sono rimasti coinvolti nell'incidente ed hanno proseguito il viaggio verso il Belgio.
Oltre 200 soccorritori si sono impegnati per otto ore per trarre in salvo i feriti, che sono stati ricoverati in quattro diversi ospedali vallesani. Due sono stati trasportati all'ospedale universitario di Losanna (CHUV) e uno all'Inselspital di Berna. Stando alla ministra belga degli affari sociali Laurette Onkelinx numerosi bambini hanno riportato lesioni gravi e tre di loro sono in coma.
Da quanto si è appreso, nove bambini che si trovavano a bordo del torpedone hanno la nazionalità olandese, ma non si sa ancora se figurano fra i morti o i feriti.
Le famiglie delle vittime, accompagnate dal primo ministro belga Elio di Rupo, da psicologi e da una squadra d'identificazione, arriveranno in Svizzera nel pomeriggio. Si recherà sul luogo dell'incidente pure la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf. Di Rupo ha intanto proclamato un giorno di lutto nazionale, le cui modalità saranno comunicate in un secondo tempo.