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SVIZZERASvizzero-italiani in governo, Lombardi: "La battaglia continua"

29.02.12 - 13:28
Bocciato per un solo voto il postulato che chiedeva una rappresentanza equa delle minoranze linguistiche in governo. Filippo Lombardi: "Arriva il gruppo parlamentare per l'italianità"
Keystone (archivio)
Svizzero-italiani in governo, Lombardi: "La battaglia continua"
Bocciato per un solo voto il postulato che chiedeva una rappresentanza equa delle minoranze linguistiche in governo. Filippo Lombardi: "Arriva il gruppo parlamentare per l'italianità"

BERNA - Il Consiglio federale non dovrà studiare le opzioni per garantire una rappresentanza equa delle minoranze linguistiche, e italofona in particolare, in governo. Con 19 voti contro 18, il Consiglio degli Stati ha respinto oggi un postulato in tal senso di Raphaël Comte (PLR/NE).

Se i francofoni sono sempre ben rappresentati, lo stesso non si può dire degli italofoni. Dal 1999, ovvero dalla partenza di Flavio Cotti e dalla soppressione della clausola cantonale, che impediva l'elezione di due consiglieri federali del medesimo cantone, la Svizzera italiana è assente dal governo, ha rilevato Filippo Lombardi.

La maggioranza non è però stata sensibile a questi argomenti, ma ha seguito il parere del Consiglio federale. Tutte le riflessioni possibili sulla composizione del governo sono state fatte, ha assicurato la ministra della giustizia Simonetta Sommaruga iniziando il suo intervento in italiano.

Non è con una nuova analisi sulle conseguenze dell'abrogazione della clausola cantonale, come chiedeva il Postulato Comte, che si cambierebbe la situazione. Tocca invece all'Assemblea federale provvedere a mantenere un equilibrio tra le varie minoranze culturali e linguistiche anche in futuro. Secondo il governo, sarebbe possibile, ma non opportuno sancire nella Costituzione il diritto a un seggio agli italofoni, perlomeno con la sua composizione attuale.

"Il risultato della votazione moralmente per noi rappresenta una vittoria - ha spiegato il Consigliere agli Stati Filippo Lombardi. Abbiamo perso per un solo voto su un tema in cui tutti, Consiglio federale compreso, non vedevano l'utilità di un postulato che chiedesse un ulteriore rapporto sulla questione".

"Il Consiglio federale - ha spiegato Lombardi - si è detto d'accordo sul principio, ma, come detto, non riteneva necessario un ulteriore rapporto. Al parlamento aveva indicato la via della modifica costituzionale oppure, come ha detto bene Simonetta Sommaruga, aveva ribadito il concetto secondo cui tocca all'Assemblea federale alla prossima elezione fare il proprio compito e scegliere uno svizzero italiano".

"Nell'insieme il risultato del voto è positivo - ha continuato Lombardi - Chiaro, ne è mancato uno solo per obbligare il Consiglio federale a produrre un ulteriore rapporto su questa questione, ma possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti".

Secondo il Consigliere agli Stati "la porta è aperta, la discussione ha dimostrato che esiste un interesse sulla tematica e il discorso non finirà qui". Infatti, sempre stando a quanto ci ha spiegato il senatore ticinese "settimana prossima sarà costituito il gruppo parlamentare per l'italianità, coordinato da Ignazio Cassis, comprende non solo i parlamentari italofoni, i dieci ticinesi e la signora Semadeni, rappresentante dei Grigioni italiani, ma anche tutti coloro che hanno sensibilità per la componente italofona e si sono già annunciate parecchie decine di altri parlamentari. Questo è un segnale positivo. La battaglia continua".

ATS / red

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