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SVIZZERA / GERMANIA"Compreremo altri cd con dati bancari"

24.02.12 - 11:11
Norbert Walter-Borjans, ministro delle finanze del Nordreno-Vestfalia dice no all'accordo fiscale Germania-Svizzera: "E' come se uno rapina una banca e poi offre alla polizia la metà del bottino per ottenere l'impunità"
Internet / Keystone
"Compreremo altri cd con dati bancari"
Norbert Walter-Borjans, ministro delle finanze del Nordreno-Vestfalia dice no all'accordo fiscale Germania-Svizzera: "E' come se uno rapina una banca e poi offre alla polizia la metà del bottino per ottenere l'impunità"

DÜSSELDORF - Intevista di 20 Minuten al ministro delle finanze della Renania Settentrionale - Vestfalia Norbert Walter-Borjans, 59enne economista che si è espresso sulla questione riguardante l'accordo fiscale tra Svizzera e Germania.

Ministro, ce l'ha il conto in Svizzera?
"No, non ce l'ho".

Non se lo può permettere come ministro delle finanze perché le banche svizzere sono viste in Germania come l'incorporazione del male?
"No, certi tipi di stigmatizzazione non li condivido. Non avrei nessun problema ad avere un conto in Svizzera, se laggiù gli interessi da capitale fossero tassati come sarebbe giusto".

L'immagine delle banche svizzere non è delle migliori...
"Quando si pensa alla Svizzera, infatti, viene in mente un luogo dove i benestanti possono nascondere le loro ricchezze. E' nell'interesse dei due paesi, di Germania e Svizzera, arginare questo fenomeno. Il problema dell'evasione fiscale non dovrebbe diventare uno scontro tra Svizzera e Germania. La questione è quella di distinguere gli onesti dai disonesti, che sono presenti al di qua e al di là del confine".

Lei ha proceduto più volte all'acquisto di cd-rom contenenti i dati di evasori fiscali. Lo ha fatto per soldi o per senso di giustizia?
"Se un ministro delle finanze dichiarasse che non lo ha fatto anche per una questione finanziaria, non sarebbe ritenuto onesto. Lo scopo di ogni ministro delle finanze è quello di ottenere sufficienti risorse finanziarie, attraverso la riscossione delle tasse. Questa necessità viene compresa e capita dai contribuenti se essi non hanno la sensazione che i più ricchi, attraverso l'aiuto delle banche, riescano a eludere il fisco. Quello che non tollero è che gli evasori pretendano delle prestazioni dallo Stato tedesco, ma poi cercano di sottrarsi al loro compito nel momento in cui sono chiamati al loro contributo".

La sua decisione di acquistare cd rom contenenti dati bancari ha terrorizzato la piazza finanziaria svizzera. Si può dire che lei è la persona che ha dato l'impulso a dare il via libera alla strategia del denaro pulito in Svizzera?
"Se così fosse, riterrei la cosa positiva. Ma per ottenere ciò non basta l'impegno di una persona sola. Il progresso collettivo in politica è poi legato a nomi che ricoprono determinate posizioni".

Lei è tra gli oppositori dell'accordo fiscale con la Svizzera. Quali sono le possibilità che questo accordo venga approvato dalla camera dei Länder?
"Se l'accordo dovesse restare in questa forma le possibilità di approvazione sono molto scarse. I Länder governati da socialdemocratici e Verdi non ratificheranno questa intesa. A mio parere il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble avrebbe dovuto discutere con i Länder prima di sottoscrivere l'accordo. Ha firmato il contratto troppo presto".

Cosa non le piace di questo accordo?
"Quello che non mi piace di questo accordo? Uso una metafora: è come se uno va a rapinare una banca e poi offre alla polizia la metà del bottino per ottenere l'impunità. Un affare del genere nessuno lo approverebbe. Perché un reato fiscale dovrebbe essere trattato in un altro modo?"

E allora?
"Beh, il contratto dà l'impressione che lo scopo delle banche svizzere sia quello di poter mantenere l'anonimato e di limitare gli accertamenti fiscali. E' come se si volesse mantenere aperti dei nascondigli per farci confluire il denaro non dichiarato. Se la Svizzera è veramente seria con la sua strategia del denaro pulito, deve riuscire a dare risposte a questi quesiti. Perché questo accordo, nella sua forma attuale, è un pugno in faccia a tutti i contribuenti onesti".

L'accordo è stato firmato. La Svizzera dovrebbe avere pochi interessi a riaprire le trattative...
"Quello che mi interessa è il risultato finale. Se poi ci sarà una riapertura delle trattative per me è indifferente. Se l'associazione dei banchieri svizzeri e gli ambasciatori svizzeri si recano in visita ai ministri delle finanze dei Länder cercando di convincere quest'ultimi di votare a favore dell'accordo questo è un segno evidente che anche da parte svizzera vi è un enorme interesse a questo contratto. Io ritengo che ci si dovrà sedere di nuovo al tavolo delle trattative"

A fine novembre avete valutato la possibilità di procedere all'acquisto di un ulteriore cd rom. E' stato portato a termine l'affare?
"L'acquisto di un Cd non mi rende felice per niente. Preferirei che si arrivasse a un accordo fiscale ragionevole, ma fino a quando non è il caso, l'acquisto del Cd resta l'ultimo mezzo a disposizione. E poiché il contratto non è nè valido né può essere ratificato in questa forma, procederemo alla verifica dell'acquisto di ulteriori Cd Rom".

Avete ricevuto ulteriori offerte?
"Non proprio mensilmente, ma di solito queste persone non si recano direttamente al Ministro delle finanze. Posso dire che le offerte sono aumentate. Chi è in possesso di dati si dice sicuramente "meglio andare adesso dalle autorità che aspettare l'entrata in vigore dell'accordo, che non permetterà più questo tipo di affare".

I suoi concittadini hanno portato, in nero, 250 miliardi di euro in Svizzera, Liechtenstein e Lussemburgo. Il sistema fiscale tedesco non ha nulla da rimproversarsi?
"Noi non strangoliamo più i cittadini con le tasse. La Germania, dopo una serie di abbassamento delle aliquote fiscali ha raggiunto livelli nella media europea. Il punto è che le persone che in Germania beneficiano di prestazione sono chiamate a pagare il giusto prezzo. Non si può mica andare al ristorante, mangiare caro e poi pretendere di non pagare..."

Mancano in Germania forse meccanismi di controllo sufficienti per impedire l'evasione fiscale...
"Si deve riuscire a stringere accordi ragionevoli e giusti con i paesi come la Svizzera, affinché vengano preservati i diritti di riscossione fiscale dei paesi di residenza".  

L'edizione originale in lingua tedesca su www.20min.ch

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