In un'intervista accordata oggi a "L'Express", "L'Impartial" e al "Journal du Jura", afferma quindi di non voler essere solo una candidata del cantone Ticino. "Non mi presento solo come rappresentante di una regione geografica", precisa. "Il problema è che spesso si incoraggiano i ticinesi a candidarsi, ma poi in genere non si va oltre".
La consigliera nazionale spera che il parlamento prenda coscienza "della necessità di mandare in governo non solo persone competenti, ma anche personalità che rappresentano la diversità delle lingue e delle culture svizzere. Il futuro della Svizzera si costruisce anche su questa multiculturalità".