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FRIBURGOFederali: PPD, elezioni cruciali per futuro della Svizzera

08.10.11 - 16:43
Federali: PPD, elezioni cruciali per futuro della Svizzera
FRIBURGO - "Le prossime elezioni federali sono cruciali per il PPD e per il paese". Lo ha dichiarato oggi a Friburgo il presidente del partito Christophe Darbellay nel corso dell'ultima assemblea dei delegati prima del voto, invitando le sue "truppe" a non disperdere le forze mediante il "panachage", ossia attribuendo preferenza a candidati di altre liste.

Tutti quelli che contano nel partito erano presenti a Friburgo, cittadella cattolica per eccellenza, per serrare i ranghi prima del responso delle urne. Di fronte ai delegati ha aperto gli interventi la consigliera nazionale - che non si ripresenterà - Thérèse Meyer-Kaelin (FR), che ha sottolineato la forza delle proposte del partito a favore della famiglia e della classe media.

Accolta come una star, la consigliera federale democristiana Doris Leuthard ha perorato un modo di far politica a mezza strada tra coloro che intendono lasciare agire solo le forze del mercato e quelli che vedono nello Stato la panacea di tutti i mali. Nel suo intervento, la ministra ha posto l'accento sugli aspetti etici legati alla politica, ma anche al modo di comportarsi di tutti i giorni. "L'assenza di un'etica porta al progressivo sfaldamento della coesione sociale".

A parere della consigliera federale, bisogna sapere fare la differenza tra guadagnare denaro ad ogni costo e il farlo in maniera corretta. "Per alcuni il limite tra questi due modi di comportarsi è scomparso", ha spiegato. Per questo, Doris Leuthard ha auspicato che vengano elette persone che sappiano ancora distinguere ciò che è bene da ciò che non lo è.

Pugnace l'intervento di Darbellay. Per il consigliere nazionale vallesano, "il PPD non solo vuole confermare i seggi fin qui acquisiti, ma conquistarne altri". "Il nostro obiettivo non è cambiato dalla primavera scorsa: raggiungere il 17% dei voti al Nazionale", ha spiegato. Quattro anni fa il PPD aveva raccolto il 14,5% delle preferenze. L'obiettivo dei democristiani è anche di rimanere la prima forza politica al Consiglio degli Stati.

Il PPD, sempre secondo Darbellay, ha saputo proporre soluzioni concrete durante la crisi economica del 2008 e a proposito dell'accordo con gli Stati Uniti su UBS. Ha inoltre dimostrato responsabilità nelle problematiche del super franco e delle banche "troppo grandi per fallire". Darbellay ha inoltre sottolineato il ruolo guida svolto dal PPD per l'uscita a tappe dal nucleare, "la decisione politica più importante degli ultimi 25 anni", secondo lui.

Quanto alla politica europea, il PPD non vuole l'adesione ma è favorevole alla via bilaterale. "Chi combatte quest'ultima mette in pericolo il benessere del Paese", ha tuonato il presidente del partito. Sul tema degli stranieri, per Darbellay senza di loro la Svizzera non esisterebbe. Tuttavia, bisogna essere più severi con quelli che offuscano la buona reputazione del Paese, come i trafficanti di droga o i riciclatori di denaro sporco.

ATS
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