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SVIZZERACasse malattia: Cantoni divisi sui rimborsi

30.09.11 - 12:44
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Casse malattia: Cantoni divisi sui rimborsi

BERNA - La soluzione proposta dal governo per il rimborso agli assicurati di otto cantoni dei premi versati in eccedenza alle casse malattia fra il 1996 e il 2011 non trova l'unanimità. Quattordici dei cantoni chiamati alla cassa si oppongono alla procedura in consultazione fino a oggi.

In una presa di posizione, chiedono che i rimborsi non gravino sulle loro spalle, ma direttamente su quelle della Confederazione. Le colpe sono infatti dell'amministrazione federale, che non ha esercitato in modo corretto la funzione di sorveglianza sulle casse malattia, lasciando cresce gli squilibri fra cantoni.

Quasi tutti gli ambiti consultati - che siano favorevoli o meno al progetto - muovono la stessa critica. L'ammontare che gli assicurati dei cantoni con un basso tasso di riserva dovranno pagare è importante, sottolinea il canton Soletta, che valuta i contributi in 50 franchi a persona all'anno.

Anche se i solettesi saranno chiamati a pagare, il cantone è favorevole al progetto messo in consultazione, ma chiede comunque che la "Confederazione si prenda la sua parte di responsabilità e partecipi al finanziamento per la risoluzione del problema".

Il PPD invece insorge, sottolineando che non si possono "punire gli assicurati solo perché la Confederazione non ha adempito i suoi obblighi di sorveglianza". Inoltre, il partito evidenzia come una persona che abbia traslocato da un cantone a forte tasso di riserve a un cantone a tasso inferiore si ritroverebbe a dove pagare due volte.

Cantoni beneficiari - Fra gli otto cantoni beneficiari, Zurigo accoglie positivamente gli sforzi della Confederazione per ridurre gli squilibri. Ginevra dal canto suo ricorda come ogni assicurato del cantone dovrebbe vedersi rimborsare 90 franchi all'anno per un periodo di 5 o 6 anni.

Il canton Vaud in compenso stima che la compensazione proposta (55%) non sia sufficiente. Auspica che i "surplus pagati dalle famiglie vodesi da diversi anni vengano rimborsati totalmente, o almeno per l'80%". Infine, chiede che un diritto di ricorso sia attribuito agli assicurati, in modo da evitare situazioni di squilibrio.

Fra pragmatismo e illegalità - La proposta del governo è "efficace e pragmatica", poiché permette di evitare il principio di non retroattività delle leggi federali, sostiene il PLR, che non ha alcuna critica da segnalare. Il supplemento previsto a carico degli assicurati è finanziariamente sopportabile, sostiene anche la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità.

Santésuisse ricorda invece che la correzione retroattiva dei premi è illegale. Tesi sostenuta anche dai 14 governi cantonali contrari al progetto. La soluzione non è matura e potrebbe far vacillare la stabilità del sistema, ha aggiunto l'associazione degli assicuratori malattia svizzeri.

Per i Verdi e l'Unione sindacale svizzera, le ineguaglianze attualmente esistenti derivano da un sistema di assicurazione gestito da Casse con scopi lucrativi. La creazione di "una cassa pubblica unica" permetterebbe di risolvere questi problemi.

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