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GERMANIA / SVIZZERAAccordo fiscale, a Berlino si fa ironia

11.08.11 - 15:15
In Germania forti e dure critiche nei confronti dell'accordo fiscale: "Viste le reazioni di contentezza in Svizzera, in quest'accordo è facile capire chi ci ha guadagnato". Intanto arriva la smentita di un nuovo CD rom con dati finito nelle mani del fisco tedesco
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Accordo fiscale, a Berlino si fa ironia
In Germania forti e dure critiche nei confronti dell'accordo fiscale: "Viste le reazioni di contentezza in Svizzera, in quest'accordo è facile capire chi ci ha guadagnato". Intanto arriva la smentita di un nuovo CD rom con dati finito nelle mani del fisco tedesco

BERLINO - Gli inquirenti tedeschi sarebbero in possesso di un nuovo CD contenente dati di migliaia di evasori fiscali, ma dopo la firma ieri del nuovo accordo tra Svizzera e Germania questi non sarebbero più utilizzabili. A sostenerlo è il quotidiano "Frankfurter Rundschau". Subito arriva però la smentita da Berlino.

Secondo il giornale, che cita non meglio precisate fonti ben informate, l'acquisto del CD da parte delle autorità fiscali è stato tenuto segreto. Anche la banca vittima dell'operazione ne sarebbe all'oscuro.

Da Berlino arriva però una secca smentita: quanto scritto dal quotidiano "non corrisponde al vero", ha affermato il portavoce del ministro delle finanze tedesco all'agenzia di stampa Dpa. "Né il ministero, né le autorità regionali hanno acquistato quest'anno dati provenienti dalla Svizzera", ha precisato.

La notizia, poi smentita, giunge all'indomani dell'accordo fiscale tra Germania e Svizzera. Nel paese teutonico l'accordo fa discutere. Negli ambienti delle autorità fiscali tedesche si esprimono alcune perplessità su alcuni punti dell'accordo, in particolare quello riguardante la possibilità data al correntista tedesco in Svizzera di preservare l'anonimato e di ottenere una sorta di amnistia per i fondi sottratti al fisco con valore retroattivo. Per contro la Svizzera si impegna a tassare patrimoni e fondi non dichiarati al fisco tedesco dal 19 al 34%.

Secondo una stima che il Governo della Repubblica federale non è però in grado di confermare, sarebbero dai 130 ai 180 miliardi gli euro depositati in Svizzera da parte dei correntisti tedeschi.

Il Frankfurter Rundschau descrive il sentimento generale di quei risparmiatori che detengono conti illegali in Svizzera: il sollievo. Il fatto che in futuro essi potranno restare all'oscuro delle autorità fiscali tedesche fa imbestialire coloro che combattono l'evasione fiscale in Germania. Tra i corridoi degli uffici degli investigatori del fisco tedesco si parla senza mezzi termini di amnistia per gli evasori e temono che il lavoro di investigazione per far emergere il sommerso possa andare a farsi benedire.  

Secondo il quotidiano assiano, il governo tedesco, con questo accordo, ha tolto la possibilità ai funzionari del fisco di disporre dei dati provenienti dai CD-rom arrivati dalla Svizzera e reso molto difficoltosa l'analisi di quelli che erano già stati acquistati nel recente passato. Un altro aspetto negativo di questo accordo sollevato dalle autorità fiscali tedesche riguarda la beffa per quei cittadini che si sono autodenunciati per regolarizzare la loro posizione al fisco.

Critiche all'accordo sono giunte anche dalla SPD, il maggiore partito tedesco di opposizione. Non manca lo scetticismo e un pizzico di ironia. A Berlino un collaboratore del deputato in parlamento tedesco Joachim Poß contattato da Tio ha spiegato che, per ora, è ancora presto per capire se il partito si opporrà all'accordo alla Camera dei Länder, dove la coalizione rosso-verde detiene la maggioranza. In tutti i casi non manca l'ironia: "Beh, vede, non è facile capire, vista la reazione di soddisfazione che c'è stata in Svizzera, capire chi ci ha guadagnato in quest'accordo".  

In Germania l'evasione fiscale è considerata un'appropriazione illecita a danno della collettività e quindi sanzionabile a livello penale. Il parlamento tedesco sarà chiamato a ratificare un accordo che dovrebbe entrare in vigore nel 2013 a meno che il parlamento tedesco non lo bocci, vista la maggioranza rosso-verde nella camera dei Länder e lo scetticismo espresso da SPD e Verdi.

ATS / red
 

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