La vendita di biglietti sui treni è in "netta riduzione", ha indicato oggi all'ATS il portavoce delle FFS Jean-Louis Scherz, confermando un'informazione di "Le Temps". Secondo i dati del 2009, su 900'000 passeggeri quotidiani, le FFS vendono 1'900 biglietti sui convogli. Di fronte a tali cifre ritengono quindi che non valga più la pena mantenere tale servizio.
La FRC considera che la soppressione della vendita dei biglietti a bordo dei treni rappresenti un "passo indietro" nel modo di trattare i clienti. La Federazione rifiuta l'argomentazione delle FFS secondo cui la vendita dei biglietti da parte dei controllori impedisce a questi ultimi di svolgere il loro compito principale, ossia controllare i titoli di trasporto e fornire informazioni ai passeggeri.