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SVIZZERAConti 2010, la ripresa regala una bella sorpresa

16.02.11 - 16:04
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Conti 2010, la ripresa regala una bella sorpresa

BERNA - I conti della Confederazione chiudono con eccedenze ordinarie di 3,6 miliardi di franchi invece di un preventivo deficitario per due miliardi. La ripresa è stata più precoce e consistente del previsto, spiega il Consiglio federale, che oggi ha preso atto del risultato.

I dati sono migliori delle stime rese note un mese fa dalla direttrice del Dipartimento federale delle finanze (DFF): Eveline Widmer-Schlumpf aveva parlato di eccedenze di tre miliardi; oggi, in conferenza stampa a Berna, la consigliera federale ne ha aggiunti definitivamente altri 600 milioni. È la quarta volta che il DFF corregge verso l'alto il risultato 2010 della Confederazione.

Le previsioni congiunturali effettuate per elaborare il preventivo nel 2009 sono state troppo pessimiste, ha riconosciuto l'erede di Hans-Rudolf Merz alla testa delle finanze, precisando che molti altri avevano fatto gli stessi errori prevedendo una recessione e non la crescita. Se si considerano le uscite straordinarie di 0,4 miliardi di franchi, il risultato dei finanziamenti è di 3,1 miliardi.

Complessivamente, nel 2010 le uscite ordinarie hanno raggiunto 59,3 miliardi di franchi, contro 62,8 miliardi di entrate. L'evoluzione "inaspettatamente positiva" della congiuntura ha generato entrate supplementari di 4,6 miliardi di franchi. I due terzi sono riconducibili all'imposta preventiva (+ 1,7 miliardi, + 57% rispetto al preventivo) e all'imposta federale diretta (+ 1,4 miliardi). Rispetto al 2009 le entrate ordinarie hanno segnato una progressione del 3,1% (+ 1,9 miliardi), che corrisponde alla crescita economica nominale (+ 3%).

Dal canto loro le uscite sono state inferiori di un miliardo di franchi nei confronti del preventivo. Il loro tasso di crescita rispetto al 2009 è stato dell'1,8%, sensibilmente meno della crescita economica. La progressione delle uscite più netta ha riguardato educazione e ricerca (+ 6,1%); il calo più marcato ha invece riguardato la difesa (- 2,7%) a causa del ritardo nell'acquisizione di materiale.

A fine 2010 il debito lordo della Confederazione ammontava a 110,6 miliardi, circa 0,4 miliardi in meno rispetto alla fine del 2009. Il calo "pressoché impercettibile" è dovuto soprattutto al sensibile aumento degli impegni correnti.

ATS

Foto d'archivio (Keystone)

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