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Lo ha stabilito un rapporto del SISI. Nel novembre del 2014 due F/A-18 dell'esercito sorvolarono lo spazio aereo dell'aeroporto vodese sfrecciando a poca distanza da un Piper PA-28
BERNA - Il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) ha classificato come un «grave incidente» il pericoloso avvicinamento fra due F/A-18 dell'esercito svizzero e un Piper PA-28, avvenuto all'aeroporto Payerne (VD) il 21 novembre 2014.
Nel suo rapporto sull'accaduto, pubblicato oggi, raccomanda inoltre all'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) di adottare ulteriori misure di sicurezza nell'area in questione.
Secondo quanto riporta il SISI, poco dopo le 10.30 il Piper, mentre stava volando applicando le norme di volo a vista da Berna-Belp verso l'aerodromo neocastellano di Les Eplatures (a La-Chaux-de-Fonds), ha attraversato lo spazio aereo dell'infrastruttura vodese, annunciando la propria presenza.
Allo stesso tempo, i due caccia, seguendo le norme di volo strumentale, erano in fase di rientro a Payerne, dove hanno base, dopo un'esercitazione di combattimento nei cieli e procedevano uno dietro l'altro a distanza ravvicinata. Il pilota del Piper ha comunicato che il primo Hornet lo ha sorvolato circa 60 metri più avanti, seguito a ruota dal secondo.
La distanza minima fra i velivoli, si legge nel rapporto, è stata di 185 metri in orizzontale e di 30 in verticale. La potenziale situazione di pericolo è stata riconosciuta troppo tardi, sottolinea il SISI. La fitta nebbia calata sull'area aveva reso inoltre la visibilità particolarmente ridotta.
I jet hanno potuto comunque atterrare in sicurezza, mentre il Piper ha proseguito verso la sua destinazione finale. Il pilota del piccolo aereo si è detto stupito della gravità attribuita al fatto, aggiungendo che aveva già vissuto una circostanza simile nella stessa zona, senza ricordare però la data.
