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BERNAEstorsioni "sexy", 161 casi segnalati nel 2016

19.06.17 - 14:46
Fedpol ha pubblicato un filmato di sensibilizzazione per mettere in guardia dal fenomeno
Estorsioni "sexy", 161 casi segnalati nel 2016
Fedpol ha pubblicato un filmato di sensibilizzazione per mettere in guardia dal fenomeno

BERNA - Lo scorso anno, l'Ufficio federale di polizia (fedpol) ha ricevuto 161 segnalazioni di persone vittime di "sextortion", ovvero ricattate con fotografie o video a sfondo sessuale. Chi è vittima di tali atti non deve pagare alcun riscatto, secondo fedpol, ma rivolgersi alla polizia.

Il numero delle vittime di estorsione effettuata tramite scatti a sfondo sessuale è probabilmente molto più elevato, scrive l'Ufficio federale di polizia in un comunicato odierno. In effetti, molte vittime rinunciano a segnalare i casi di "sextortion", perché si vergognano.

La coazione sessuale e l'estorsione su internet sono reati, e gli autori devono essere perseguiti e puniti, afferma fedpol. Spesso si tratta di gruppi organizzati che contattano le loro vittime tramite le reti sociali o le piattaforme d'incontri, mostrando un finto interesse nei loro confronti e esortandole a inviare le foto.

Appena ricevuto questo materiale, i cybercriminali passano all'estorsione. Se le vittime rifiutano di pagare un riscatto, tali immagini saranno inviate ai loro conoscenti o datori di lavoro.

La situazione è particolarmente delicata quando rischiano di essere implicati adolescenti e bambini, sottolinea fedpol, precisando che molti pedocriminali si fingono coetanei delle vittime per stabilire un contatto e farse spedire materiale pedopornografico. Occorre sempre tener presente che le persone conosciute su internet utilizzano talvolta false identità.

Filmato di prevenzione - Sul suo sito, fedpol ha pubblicato oggi un filmato di sensibilizzazione prodotto dall'Ufficio europeo di polizia Europol. Il filmato mostra come i criminali instaurino dapprima un rapporto di fiducia con le loro vittime per successivamente ricattarle e minacciarle servendosi delle immagini "intime".

Fedpol raccomanda alle vittime di non pagare nessun riscatto, ma di interrompere la chat e di sporgere denuncia. Le vittime sono invitate a salvare i messaggi testuali e le eventuali schermate per agevolare le indagini.

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