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FRANCIA / SVIZZERAColpo milionario sull'A1, la banda è degna delle carceri svizzere

29.05.17 - 11:42
Sono tutti francesi gli uomini finiti in manette, ma agivano prevalentemente in terra elvetica
Colpo milionario sull'A1, la banda è degna delle carceri svizzere
Sono tutti francesi gli uomini finiti in manette, ma agivano prevalentemente in terra elvetica

GINEVRA - Sospettati di una delle rapine più audaci mai commesse in Svizzera, sette uomini della regioni della Savoia e di Lione tra i 32 e i 47 anni, sono stati incriminati e incarcerati domenica a Lione. I capi d'accusa vanno da «rapina a mano armata compiuta da banda organizzata, ad associazione a delinquere e sequestro».

Quattro di loro sono stati posti in custodia cautelare in attesa di essere sentiti dal giudice, mentre altri tre sono in carcere. I sette uomini sono sospettati di essere gli autori dell'assalto al furgone blindato della società Loomis, messo a segno lo scorso mercoledì notte tra Losanna e Ginevra. Il bottino, circa 38 milioni di franchi, è stato interamente recuperato dagli agenti della polizia giudiziaria di Lione.

La scelta di colpire in Svizzera non è stata casuale. Stando alle prime indagini la maggior parte dei sospettati aveva già perlustrato le rive del Lago di Ginevra. Tra loro c'è Farid A., soprannominato "Far Chopard" a causa del suo coinvolgimento in una rapina al famoso gioielliere di Ginevra nel dicembre 2006. Rapina che gli valse un bottino da 6 milioni. Molto attivo, l'uomo è stato anche coinvolto nella attacco alla Posta di Chavannes-de-Bogis (VD) nel 2011 e a Gland (VD) nel gennaio 2012.

Queste incursioni in Svizzera, sono tipiche della delinquenza lionese. Anche il proprietario della casa che fungeva da covo è stato coinvolto in colpi simili in Svizzera. Analizzando la loro carriera giudiziaria, gli investigatori sono arrivati a chiedersi se per loro non siano più adatte le carceri svizzere.

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