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VALLESEEx portavoce della cantonale condannato per aver prestato l'arma

09.05.17 - 16:26
La giustizia vallesana ha invece archiviato l'indagine per istigazione a falsa testimonianza e abuso di autorità. Jean-Marie Bornet è stato pure licenziato dal Consiglio di Stato
Keystone
Ex portavoce della cantonale condannato per aver prestato l'arma
La giustizia vallesana ha invece archiviato l'indagine per istigazione a falsa testimonianza e abuso di autorità. Jean-Marie Bornet è stato pure licenziato dal Consiglio di Stato

SION - La giustizia vallesana ha archiviato l'indagine per istigazione a falsa testimonianza e abuso di autorità avviata nei riguardi dell'ex portavoce della polizia cantonale Jean-Marie Bornet, al quale è invece stata inflitta una condanna per infrazione alla legge sulle armi.

Bornet non ha abusato del potere conferito dal suo incarico per incitare una vittima a non denunciare uno dei suoi famigliari, né per ottenere da lei false dichiarazioni, indica il Ministero pubblico vallesano in una nota odierna. L'ex portavoce non può nemmeno essere perseguito per istigazione a falsa testimonianza, perché la persona in causa non è stata ascoltata in veste di testimone.

Licenziato nel frattempo dal Consiglio di Stato, Bornet è invece stato condannato a 20 aliquote giornaliere sospese per due anni e ad una multa di 800 franchi per aver prestato un'arma ad un famigliare che non possiede il permesso.

L'ex alto funzionario di polizia era intervenuto alla fine dell'anno scorso in un procedimento giudiziario riguardante un famigliare condannato ad una pena detentiva. Dopo il processo, la giudice del Tribunale di Martigny aveva denunciato l'agente per istigazione a falsa testimonianza e abuso di autorità. Bornet aveva invece affermato di aver prestato assistenza al famigliare in veste di «persona di fiducia».

La vicenda non è estranea al licenziamento del responsabile dell'informazione della polizia ed ex candidato al rinnovo del Consiglio di Stato, deciso dal governo vallesano in aprile. L'esecutivo aveva allora rimproverato al funzionario «certe dichiarazioni che hanno gettato il discredito sulla giustizia vallesana nell'ambito di un procedimento giudiziario privato».

Al co-presidente del movimento politico "Rassemblement citoyen Valais" erano anche state rimproverate dichiarazioni rilasciate durante la campagna elettorale. Bornet ha contestato il licenziamento presso il Tribunale cantonale.

 

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