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ZURIGOUn agente tra i migranti per prevenire l'estremismo

12.04.17 - 18:54
La città di Winterthur - da alcuni definita la «Molenbeek svizzera» - si è dotata di un ulteriore mezzo di prevenzione per contrastare i numerosi episodi di radicalizzazione islamica fra i giovani
Keystone
Un agente tra i migranti per prevenire l'estremismo
La città di Winterthur - da alcuni definita la «Molenbeek svizzera» - si è dotata di un ulteriore mezzo di prevenzione per contrastare i numerosi episodi di radicalizzazione islamica fra i giovani

WINTERTHUR - La città di Winterthur (ZH) si è dotata di un ulteriore mezzo di prevenzione per contrastare i numerosi episodi di radicalizzazione islamica fra i giovani. Un agente è stato infatti incaricato di svolgere il ruolo di tramite, interagendo in particolar modo coi migranti allo scopo di infondere loro fiducia nella polizia.

«Le persone di altri gruppi etnici devono sapere che possono fare affidamento nelle nostre forze dell'ordine, in quanto esse intervengono solo quando la legge viene violata», ha detto oggi davanti ai media la municipale Barbara Günthard-Maier (PLR), direttrice del dipartimento di polizia cittadino.

Winterthur è salita suo malgrado agli onori della cronaca nel recente passato per diversi casi legati all'estremismo islamico: più di un giovane è stato reclutato per unirsi all'Isis. Da alcuni è stata addirittura definita la «Molenbeek svizzera», in riferimento al quartiere di Bruxelles noto per i suoi legami col terrorismo di matrice islamica.

Il poliziotto ha assunto il compito di trait-d'union da 100 giorni ed è attivo soprattutto in luoghi considerati a rischio come moschee, club di arti marziali e bar, nei quali discute con i migranti, cercando di dissipare le diffidenze nei confronti della polizia. La speranza delle autorità è che ciò possa servire a prevenire atti criminali. Esse ritengono che saranno necessari due o tre anni prima che questa figura riesca a essere integrata a dovere nell'ambiente.

In questi tre mesi, l'agente, che a dipendenza delle situazioni indossa o meno l'uniforme, è inoltre entrato in contatto con imam e credenti. Secondo il comandante della polizia Fritz Lehmann è importante che si punti anche a instaurare rapporti con le madri di fede musulmana: «Sono i loro figli ad andare in guerra», ha affermato.

Non si tratta dell'unica contromisura presa dalla città zurighese per combattere la crescente radicalizzazione islamica. Ad esempio è stato creato un centro specializzato contro l'estremismo che può essere contattato in presenza di casi sospetti.

 

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