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TURGOVIAScuola turgoviese denuncia padre musulmano

12.01.17 - 11:35
Sua figlia vuole partecipare alle lezioni di nuoto, ma lui glielo proibisce perché teme di finire all'inferno
Scuola turgoviese denuncia padre musulmano
Sua figlia vuole partecipare alle lezioni di nuoto, ma lui glielo proibisce perché teme di finire all'inferno

FRAUENFELD - È di due giorni fa la notizia della bocciatura della Corte europea dei diritti dell'Uomo del ricorso di due genitori di Basilea, che avevano vietato alle figlie la partecipazione alle lezioni di nuoto miste.

Secondo i giudici di Strasburgo le autorità non hanno violato la libertà di coscienza e di religione infliggendo loro multe di complessivi 1.400 franchi.

La trasmissione d'informazione della SRF, «10 vor 10», ha riferito del caso di un padre di religione musulmana che ha proibito alla figlia di 8 anni, che frequenta le scuole elementari di Kreuzlingen, di partecipare alle lezioni di nuoto, nonostante la bambina voglia farne parte.

Nonostante da parte della direzione vi sia stato il tentativo di giungere ad una soluzione condivisa, il padre è rimasto sulle sue posizioni. Davanti alle autorità scolastiche, l'uomo, cresciuto a Kreuzlingen e che ha frequentato le scuole della cittadina di confine che conta quasi 21mila abitanti, ha dichiarato di trovarsi davanti a un dilemma: se manda sua figlia a nuotare a lui sarebbe escluso l'accesso alle porte del paradiso.

La direzione scolastica ha denunciato il padre. Lo ha dichiarato il direttore stesso, René Zweifel: «Di solito va a finire con una sanzione pecuniaria». Poiché il padre è beneficiario di assegni di assistenza sociale, questa condanna potrebbe convertirsi in una pena detentiva.

Una prospettiva che, comunque, l'uomo non teme. Al contrario. «Si sente un martire e si sente confermato nella sua posizione», ha dichiarato Zweifel, che ha spiegato di non essere disposto a nessun compromesso, neppure ad un costume che copra tutto il corpo della bambina di 8 anni.

In casi analoghi accaduti in passato a Kreuzlingen è stato l'Imam Rehan Neziri ad aver funto da mediatore. Come ha dichiarato ai microfoni di «10 vor 10», il profeta Maometto ha incaricato i genitori di insegnare ai figli di nuotare, cavalcare e di tirare con l'arco.

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