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SVIZZERAUfficio federale dell'ambiente, due condanne per corruzione

06.12.16 - 18:47
La vicenda, svoltasi fra il 2007 e il 2010, concerne l'aggiudicazione di contratti legati al progetto informatico dell'UFAM "DaZu"
Ufficio federale dell'ambiente, due condanne per corruzione
La vicenda, svoltasi fra il 2007 e il 2010, concerne l'aggiudicazione di contratti legati al progetto informatico dell'UFAM "DaZu"

BELLINZONA - Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona ha condannato oggi a tre anni e rispettivamente due anni e mezzo di detenzione - in parte sospesi con la condizionale - i due principali imputati nel processo per corruzione all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). La Corte li ha ritenuti colpevoli, oltre che di corruzione, di infedeltà nella gestione pubblica.

Le altre quattro persone alla sbarra hanno invece ricevuto pene pecuniarie con la condizionale.

La vicenda, svoltasi fra il 2007 e il 2010, concerne l'aggiudicazione di contratti legati al progetto informatico dell'UFAM "DaZu", che consisteva nell'unificare banche dati con informazioni su suolo, aria, fauna e flora.

Il responsabile di questo progetto, che lavorava su mandato essendo un dipendente di una società esterna all'amministrazione federale, è stato riconosciuto come la mente dell'illecito. I giudici ticinesi hanno ritenuto il 43enne colpevole anche di falsità in documenti. È stato condannato a tre anni di carcere, come richiesto dall'accusa. Metà della pena, 18 mesi, è però stata sospesa per un periodo di prova di tre anni.

Secondo il verdetto, l'uomo era una sorta di "spirito guida" di tutta la vicenda, avendo corrotto gli altri imputati. Al fine di insabbiare la questione, questi aveva messo in scena procedimenti estremamente complessi.

La Corte degli affari penali del TPF ha anche condannato a due anni e mezzo di prigione l'ex capo della sezione Informatica, Logistica e Organizzazione (ILO) dell'UFAM. Di questi 30 mesi, 15 sono stati sospesi con la condizionale. Il 50enne è accusato di aver accettato regali e inviti in cambio dell'influenza sull'attribuzione di contratti informatici. Secondo l'atto di accusa, lui e la sua compagna avrebbero per esempio ricevuto biglietti per assistere alla partita di calcio fra Basilea e Barcellona.

Il TPF ha ritenuto che i due imputati, con il loro atteggiamento, abbiano danneggiato l'immagine della Confederazione, intaccando la fiducia dei cittadini nei confronti dell'amministrazione federale.

Solo pene pecuniarie invece per le altre quattro persone che erano state rinviate a giudizio. Due di esse, il direttore e l'associato di alcune società informatiche, avevano versato all'allora responsabile del progetto dell'UFAM circa 100'000 franchi, in vari pagamenti, in cambio di contratti.

Agli ultimi due accusati è stata infine rimproverata la complicità con i due imputati principali per l'acquisto di licenze per software e prestazioni informatiche ai danni della Confederazione. Sono state inflitte loro sanzioni pecuniarie di 36'000 e rispettivamente 12'000 franchi.

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