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La sentenza va oltre la richiesta della pubblica accusa
TROGEN - Il Tribunale cantonale di Appenzello esterno ha condannato a sette anni e cinque mesi di carcere un 52enne che per sei anni ha sfruttato sessualmente, violentato e picchiato la figliastra minorenne.
I giudici lo hanno ritenuto colpevole di violenza carnale, atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, pornografia e altri reati, ha comunicato oggi il tribunale. La sentenza, non ancora esecutiva, va oltre la richiesta della pubblica accusa: la procuratrice chiedeva quattro anni e due mesi di prigione. L'avvocato della difesa domandava invece l'assoluzione dell'imputato, che durante il processo ha negato gli addebiti su tutta la linea.
Il tribunale ha ritenuto provato che l'uomo negli anni dal 2008 al 2013 ha abusato ripetutamente della figliastra in casa quando la ragazza aveva tra i 10 e i 16 anni. Inoltre la picchiava e la prendeva a calci e, non contento, minacciava anche di fare del male a suo fratello.
Durante una perquisizione domiciliare sul computer dell'uomo sono anche state trovate immagini di pornografia infantile e con animali. Il 52enne era anche accusato di aver guidato un furgoncino con un'alcolemia dell'1,6 per mille.
Il tribunale ha lasciato cadere le accuse su singoli fatti lontani nel tempo perché ormai andati in prescrizione. Alla vittima ha assegnato un indennizzo di 30'000 franchi.
