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BERNACaso Jacques Pitteloud, Berna molla la presa

21.10.16 - 12:00
Nel 2015 due cittadini kenyoti avevano denunciato l'ex ambasciatore per tentata coazione, abuso di autorità e violazione del segreto d'ufficio
Caso Jacques Pitteloud, Berna molla la presa
Nel 2015 due cittadini kenyoti avevano denunciato l'ex ambasciatore per tentata coazione, abuso di autorità e violazione del segreto d'ufficio

BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha deciso di non pronunciarsi sulle accuse di tentata coazione mosse nei confronti dell'ex ambasciatore in Kenya Jacques Pitteloud. Del caso si occuperà un procuratore straordinario.

In questo modo il MPC vuole evitare qualunque sospetto di parzialità, ha dichiarato all'ats la procura. La decisione è stata presa dopo un'attenta analisi. Sulla designazione del procuratore straordinario deciderà l'Autorità di vigilanza sul MPC.

Nel maggio del 2015 due kenyoti - sotto inchiesta per riciclaggio in Svizzera e nel loro Paese nell'ambito di un grosso caso di corruzione - avevano sporto denuncia contro Pitteloud per tentata coazione, abuso di autorità e violazione del segreto d'ufficio.

Secondo quanto sostenuto dai due africani, il diplomatico con un passato nei servizi segreti elvetici avrebbe loro offerto un abbandono delle indagini nella Confederazione in cambio del versamento di 50 milioni di franchi.

Jacques Pitteloud, nato nel 1962 nel canton Zurigo ma di origine vallesana, era stato coordinatore dei servizi d'informazione della Confederazione dal giugno 2000 all'ottobre 2005, prima dell'ennesima ristrutturazione dell'intelligence federale. Nel luglio 2010 era diventato ambasciatore in Kenya e Burundi con sede a Nairobi. Nel dicembre 2014 il Consiglio federale lo ha nominato capo della Direzione delle risorse del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), carica che ha assunto nell'estate del 2015.

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