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Manifestazioni come quella vista sabato sera a Unterwasser, «uno dei più grandi eventi di stampo neonazista mai allestiti su suolo svizzero, saranno vietate»
SAN GALLO - La polizia cantonale di San Gallo non tollera più eventi come quelli successi a Unterwasser SG, villaggio sangallese dove sabato sera si è tenuto un concerto a cui hanno preso parte gruppi musicali dell’estrema destra.
Secondo l’associazione di estrema sinistra “antifa”, il concerto è stato uno dei più grandi eventi di stampo neonazista mai allestiti su suolo svizzero.
«I concerti di estrema destra e sinistra nel canton San Gallo non sono graditi», scrive la polizia, che si adopererà in futuro di sensibilizzare gli enti locali affinché questi ultimi informino qualora vengano richiesti permessi di eventi di particolare portata.
La polizia cantonale riferisce che alla polizia cantonale è risultato impossibile impedire il concerto di sabato scorso. «Grazie alla buona collaborazione con diversi corpi di polizia cantonale e le autorità federali si è individuato il luogo in cui si sarebbe tenuto il concerto sabato pomeriggio».
A quel punto, però, erano già diverse le persone che avevano raggiunto Unterwasser e interrompere o impedire il concerto «avrebbe richiesto centinaia di forze dell’ordine» e l’intervento «sarebbe stato troppo pericoloso».
Manifestazioni come quelle di Unterwasser si possono impedire soltanto con un divieto tempestivo, «possibilmente durante la fase della pianificazione».
La Gioventù socialista del Canton San Gallo critica la polizia, accusandola di avere minimizzato sulla portata dell’evento, dandone una rappresentazione edulcorata.
La polizia, anziché ammettere i propri errori, avrebbe preferito riferire di quanto la manifestazione sia stata «pacifica, costumata, e ben organizzata», si legge in un comunicato della Gioventù socialista sangallese diramato mercoledì. Secondo la Giso non corrisponde a verità neppure quando la polizia afferma che durante il concerto «non sia accaduto nulla di penalmente perseguibile», visti i titoli delle canzoni e la proibizione di filmare che vigeva nel palazzetto del tennis.
La Giso chiede un maggiore impegno affinché questo tipo di manifestazioni vengano impedite e una chiara e più onesta comunicazione da parte della polizia cantonale.
