Secondo i giudici il Ministero pubblico della Confederazione dovrà agevolare l'accesso al dossier da parte dell'Egitto
BELLINZONA - Su ricorso dell'Egitto il Tribunale penale federale (TPF) ha annullato una parziale archiviazione del procedimento penale del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) inerente a fondi del clan Mubarak: circa 590 milioni di franchi rimangono bloccati in Svizzera.
Nel giugno 2015 l'MPC aveva deciso di abbandonare il procedimento per partecipazione o sostegno a un'organizzazione criminale, aveva invece mantenuto le indagini avviate nel 2011 - dopo la primavera araba - per riciclaggio di denaro.
A seguito di un ricorso dello Stato egiziano, il TPF annulla l'archiviazione parziale e ritiene che quando il MPC ha deciso di non perseguire più il clan Mubarak, il diritto delle autorità del Cairo ad essere ascoltate non sia stato rispettato.
Secondo i giudici di Bellinzona l'MPC dovrà agevolare l'accesso al dossier da parte dell'Egitto. Aveva congelato i fondi della famiglia Mubarak a seguito del sospetto di partecipazione a organizzazione criminale, ma anche di riciclaggio. I fondi rimangono bloccati.
Lo scorsoi gennaio il procuratore della Confederazione Michael Lauber aveva incontrato rappresentati dalla giustizia egiziana al Cairo e le discussioni, i cui dettagli non erano stati resi noti, avevano permesso uno scambio di informazioni nell'ambito dei procedimenti penali aperti dopo la primavera araba del 2011.