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ZURIGOCondannato ma non tornerà in clinica: «Non è responsabile delle sue azioni»

24.08.16 - 00:03
L'uomo che aggredì brutalmente Beat Schlatter ha interrotto senza autorizzazione le cure farmacologiche. Il Ministero pubblico ha chiesto un nuovo internamento, i giudici però hanno rifiutato
Condannato ma non tornerà in clinica: «Non è responsabile delle sue azioni»
L'uomo che aggredì brutalmente Beat Schlatter ha interrotto senza autorizzazione le cure farmacologiche. Il Ministero pubblico ha chiesto un nuovo internamento, i giudici però hanno rifiutato

ZURIGO - È apparso nuovamente di fronte ai giudici del tribunale di Meilen, nel Canton Zurigo, il cittadino italiano 42enne che nel mese di marzo del 2015 ferì tre persone nello spazio di soli tre giorni, fra le quali l'attore Beat Schlatter, che finì in ospedale..

Lo riferisce il Blick, ricordando che ancora prima dell'inizio del processo, Ministero pubblico e difesa già si erano accordati in merito al da farsi: due mesi in isolamento in una clinica chiusa seguiti da una terapia farmacologica di lunga durata.

Seconda apparizione di fronte ai giudici - Tuttavia, il processo ha rivelato che il 42enne ha smesso in anticipo di prendere i medicamenti prescritti, nascondendoli sotto la lingua e sputandoli una volta lontano dagli occhi del personale medico. Per questo motivo il Ministero pubblico è tornato sui propri passi, chiedendo un nuovo internamento in clinica per l'imputato, una richiesta che la Corte ha però rifiutato. Secondo i giudici infatti, l'uomo non può essere ritenuto responsabile delle sue azioni in quanto affetto da un problema di natura psichica.

Il 42enne era apparso per la prima volta lo scorso marzo davanti alla giustizia zurighese, la quale aveva però deciso di non pronunciarsi immediatamente, preferendo aspettare l'evoluzione delle cure.

«Non sopportavo più nulla» - Interrogato all'epoca dei fatti, l'imputato aveva spiegato di soffrire di una forte depressione sin dal 2005, in seguito al divorzio con la moglie. L'uomo aveva quindi iniziato a fare uso di cocaina ed eroina: «Non sopportavo più nulla» aveva affermato, assicurando però ai giudici di aver nel frattempo smesso sia con la droga che con l'alcol.

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