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BASILEA CITTÀ«La bomba esploderà tra nove minuti», l'autore dello "scherzo" alla sbarra

23.08.16 - 16:08
Uno svizzero comparirà in tribunale dopo aver finto di essere un attentatore. Nel frattempo emergono nuovi dettagli su quella strana sera
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«La bomba esploderà tra nove minuti», l'autore dello "scherzo" alla sbarra
Uno svizzero comparirà in tribunale dopo aver finto di essere un attentatore. Nel frattempo emergono nuovi dettagli su quella strana sera

BASILEA - Poche settimane dopo gli attacchi terroristici a Parigi, un uomo aveva tenuto con il fiato sospeso la polizia renana.  Il 5 dicembre, lo svizzero 35enne aveva minacciato di far esplodere una bomba nascosta in una valigia nella stazione ferroviaria di Basilea. 

La polizia aveva preso sul serio le sue minacce e aveva attivato un ingente dispositivo di sicurezza che, in poco tempo, aveva isolato l'area interrompendo non solo il traffico ferroviario, ma anche quello stradale.

In custodia cautelare dal dicembre scorso, l'autore della minaccia comparirà davanti al Tribunale penale di Basilea Città, il 31 agosto. Dall'atto d'accusa si apprende un po' di più circa quanto accaduto quella sera. 

Attorno alle 22:00, l'uomo era stato avvicinato da un dipendente di Securitrans di fronte all'ufficio doganale della stazione. L'agente gli aveva quindi spiegato che l'ufficio in questione era chiuso. 

A questo punto, però, il 35enne aveva risposto: «Ho una bomba nella valigia. Esploderà in nove minuti. Posso anche farla esplodere a distanza tramite il mio telefono cellulare». L'uomo aveva poi premuto dei tasti sul telefono prima di continuare. «Sono tornato dalla Turchia dove ho comprato dell'uranio. Volevo portare la valigia in Francia, ma non mi hanno lasciato partire».

Dopo queste rivelazioni sconcertanti l'agente di sicurezza aveva immediatamente allertato la polizia. Una volta arrestato, l'uomo aveva prima gridato «Allahu Akbar», poi, al posto di Polizia, aveva continuato con le minacce: «Voglio un aereo e solo dopo che io vi dirò dove si trova la valigetta». 

Nel frattempo, le forze dell'ordine avevano fatto appello agli specialisti di Zurigo per disinnescare la presunta bomba. Gli stessi, giunti in stazione, avevano constatato che la borsa non conteneva esplosivo. Insomma, un falso allarme.

 

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